
Il sindaco Andrea Marrucci racconta a La Nazione le politiche messe in campo dalla sua amministrazione
La secolare finestra a vetri in piombo del palazzo comunale di piazza Duomo si apre al salotto buono della storia della città delle torri. Dietro a quella secolare finestra c’è la casa-studio con al tavolo di lavoro il sindaco Andrea Marrucci. Aperta a tutti anche alla voce de La Nazione. Sindaco, lei ha il privilegio di amministrare una città speciale. San Gimignano, la città delle case torri. Se dovesse descriverla quali parole userebbe?
"San Gimignano è più di una storia. Città unica e iconica, fortemente identitaria e orgogliosa, accogliente ed aperta al mondo. Una città ambasciatrice di pace, come ci chiede di essere ogni giorno Unesco che, dal 1990, ha iscritto tutto il nostro centro storico nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità".
Arte e cultura. Un gioiello italiano. Cosa sta facendo l’amministrazione comunale per conservare e valorizzare i tesori di San Gimignano?
"La tutela e la conservazione del nostro patrimonio culturale, artistico, architettonico e paesaggistico sono punti fermi nel governo di una città Patrimonio Mondiale. Il nostro compito è conservare e tramandare alle future generazioni questo eccezionale valore universale. Investiamo ogni anno centinaia di migliaia di euro solo per questa attività. Inoltre investiamo tantissimo nei luoghi della cultura, deputati alla conservazione e alla valorizzazione. Appena un anno fa abbiamo aperto il nuovo Polo Museale di Santa Chiara, contenente la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea "R.De Grada", il museo archeologico, la Spezieria di Santa Fina, la sezione dedicata alla via Francigena e alla Villa Romana di Aiano".
Turismo, quali sfide per la sua amministrazione? Quali sono i numeri dell’economia che ruota intorno al turismo a San Gimignano?
"Il turismo costituisce una voce importantissima della nostra economia anche se, per fortuna, siamo anche tanta manifattura e agricoltura di qualità, com’è nella vocazione della Valdelsa. San Gimignano è una destinazione turistica d’eccellenza, apprezzata in tutto il mondo. La maggior parte dei visitatori nel corso del 2024 è arrivata in coppia, con una componente internazionale superiore al 70%, ben oltre la media regionale. Inoltre, il sentiment della destinazione turistica è molto elevato, addirittura superiore di 2 punti rispetto alla media toscana, segno di un’esperienza sempre più positiva per i visitatori, resa tale dalla qualità dell’offerta degli operatori turistici sangimignanesi. Migliora anche il nostro indice di sostenibilità e registriamo una stagionalità in espansione, anche grazie alle politiche pubbliche messe in campo".
Come si fa a garantire un turismo di qualità? Quali misure garantire per conciliare le esigenze dei turisti e quelle dei residenti?
"Il turismo è per noi fonte di grande ricchezza, non senza qualche problema che dobbiamo gestire. Quello più importante è organizzare l’accoglienza, gli approdi alla città, la sosta e la viabilità, perché non vogliamo respingere nessuno così come dobbiamo garantire la vivibilità quotidiana ai Sangimignanesi. Programmare e governare i flussi è la sfida di ogni giorno. Quindi lavoriamo sempre per progettare, realizzare e offrire servizi e infrastrutture che da un lato migliorino la qualità della vita dei residenti e che, dall’altro lato, garantiscano la migliore qualità dell’esperienza di visita da parte degli ospiti da tutto il mondo. Ospiti che sono oltre i 3 milioni all’anno, a fronte di una popolazione di 7450 abitanti".