Brindisi dalla modista. Cappelli, piume e liquori livornesi: "Il gusto del vintage"

Da Rinaldelli in corso Amedeo domani expo e degustazioni amaranto. La titolare Talozzi: "Belle epoque e modernità s’incontrano allo specchio". Lo storico negozio è attivo dal 1930, punto di riferimento in Toscana.

Brindisi dalla modista. Cappelli, piume e liquori livornesi: "Il gusto del vintage"

Brindisi dalla modista. Cappelli, piume e liquori livornesi: "Il gusto del vintage"

Un viaggio nel tempo nella Livorno degli anni ‘20 del Novecento attraverso quattro tappe, ciascuna delle quali dedicata a un liquore legato alla nostra città e simbolo dell’epoca, ’abbinato’ a un cappello o un oggetto di moda in base a quattro colori.

Accadrà domani nell’atelier Rinaldelli, dove dalle 10 in poi si svolgerà l’iniziativa “La belle epoque“, un’esposizione con orario continuato e aperitivo previsto dalle 18. Quella di Rinaldelli è un’attività storica, nata a Livorno nel 1930: inizialmente il negozio era in via San Giovanni, poi il trasloco in via Ricasoli e da circa tre anni la nuova collocazione in corso Amedeo 9799. Alessandra Talozzi ha sposato il progetto di “Enoturistica“, ideato da Simone Nannipieri, che punta a raccontare le eccellenze del territorio– vino ed enoturismo – in un modo non convenzionale.

"Mi sono sempre interessate le contaminazioni di arti e mestieri antichi – ha detto Talozzi – Respireremo atmosfere originali e vintage con i colori dei liquori legati alla nostra città, che saranno di ispirazione per abbinare meravigliosi cappelli. L’atelier della modista è sempre visto e immaginato come un luogo retrò, affascinante e un po’ misterioso. Gli ambienti saranno impreziositi da piume, velette e non solo. Il tutto mentre alcune istallazioni racconteranno la storia di questi liquori, conosciuti e apprezzati nel mondo. Il cappello è antico e moderno, non è un concetto vecchio, anzi. L’occasione di questa iniziativa consente di raccontare una storia nell’atelier, un luogo ’lento’ e così distante dalla furia moderna. Se avete furia, non entrate".

I liquori in questione saranno Galliano (giallo), Assenzio (verde), Amaro artista (ambra) e China Calisaja (marrone scuro). Sarà proprio Simone Nannipieri, sommelier e ideatore di “Enoturistica“, a narrare le storie di questi quattro liquori legati a Livorno. "Il mondo del vino spesso intimorisce, invece è un mondo conviviale che non esclude nessuno – ha detto Nannipieri – Da qui l’idea di portare le sue eccellenze in luoghi diversi dal solito, meno “canonici“ di festival, stand e cantine. L’Assenzio è nato alla fine del secolo scorso ed è indissolubilmente legato alla figura di Amedeo Modigliani. Quanto all’Amaro artista la leggenda narra di pittori, musici e poeti, provenienti da ogni angolo del vecchio continente, che approdavano a Livorno per sorseggiare un misterioso elisir ambrato, capace di dar vita a opere ispirate. E il Galliano? Questo liquore venne prodotto per la prima volta nel 1896 dalla Distilleria Arturo Vaccari di Livorno. Infine la China Calisaja del liquorificio Borsi di Castagneto Carducci, fondato dai parenti del letterato Giosué: si fa ancora oggi tutto a livello artigianale e manuale".

In negozio da Rinaldelli saranno posizionate, tra le splendide creazioni di moda, 4 torrette – quelle che di solito servono a esporre i cappelli – Qui saranno messe le postazioni con la storia dei liquori. I copricapo saranno abbinati, come detto, seguendo regole cromatiche. Saranno anche presenti riproduzioni di foto di antichi bistrot, in modo da amplificare l’atmosfera di belle epoque.

Irene Carlotta Cicora