"100 Donne" non attrici sul palco. All’ex Macelli le voci del territorio

Il 30 novembre lo spettacolo nato dalla creatività della regista catalana Àngels Aymar

Il 30 novembre lo spettacolo nato dalla creatività della regista catalana Àngels Aymar

Il 30 novembre lo spettacolo nato dalla creatività della regista catalana Àngels Aymar

Domenica 30 novembre 2025: una data da cerchiare in rosso sul calendario. E mai colore, appunto il rosso, saldamento legato alla lotta contro la violenza sulle donne, appare più adeguato. Perché in quel giorno la Valdichiana Senese mostrerà nuove prospettive sulla condizione femminile e celebrerà il ruolo delle donne nella società contemporanea, sempre più distante – è questo l’impegno del territorio – dalla sottomissione e dalla brutalità. Ad incarnare questi obiettivi sarà uno spettacolo, dal titolo ‘100Donne’, che rappresenterà la conclusione di un progetto avviato all’inizio di questo mese e che proprio in questi giorni sta vivendo una fase di grande vitalità. A salire sul palco degli ex-Macelli di Montepulciano saranno donne ‘normali’, abitanti del territorio (l’unico requisito richiesto, oltre alla maggiore età, è essere residenti in uno dei dieci Comuni della Valdichiana Senese). Il progetto è nato dalla creatività della regista catalana Àngels Aymar (in foto con Laura Fatini) che lo ha già realizzato a Barcellona, in Corea del Sud e nei Paesi Bassi e che si avvarrà, sul posto, della collaborazione della coreografa Montse Colomé e della videomaker Júlia Rabadam; l’organizzazione è affidata all’associazione Aquilegia, creata a Cetona, in omaggio a Guido Ceronetti. Laura Fatini, regista free-lance, nata a Chianciano Terme, vissuta a Cetona e ora abitante a Sarteano (quindi ampiamente rappresentativa del territorio), è la coordinatrice e direttrice artistica associata del progetto: "Alla scadenza delle iscrizioni – afferma – abbiamo raccolto una cinquantina di adesioni, provenienti da ogni angolo della Valdichiana Senese; per un territorio come il nostro, molto esteso e non molto popolato, è un risultato di grande soddisfazione. Le iscrizioni rappresentano un interessante spaccato sociale: alle partecipanti sarà richiesto un impegno non piccolo, una settimana di prove che precederanno lo spettacolo e che si terranno per quattro ore al giorno a Montepulciano".

"Le donne iscritte – prosegue Fatini – compileranno un questionario; le loro risposte, che valuteremo nel rispetto dell’anonimato, saranno lo ‘strumento’ che ci consentirà di costruire il canovaccio dello spettacolo. Ogni donna potrà partecipare attraverso la forma espressiva che le è più consona e che si sentirà di portare sul palco, recitando, cantando, danzando, muovendosi o anche stando ferma. Perché ‘100Donne’, dando voce anche a chi di solito voce non ha, vuole essere, anzi, sarà, una rappresentazione di forza, della potenza delle donne, attraverso le loro storie, le loro esperienze". "‘100Donne’ è un progetto teatrale con un duplice obiettivo – ci ha detto Àngels Aymar -, da una parte ha una finalità estetica di messa in scena; dall’altra, vuole dare voce alle donne locali, indipendentemente dalla loro condizione o origine. Lo spettacolo finale sarà il risultato di una creazione collettiva, in cui ogni partecipante potrà portare il proprio sguardo e la propria esperienza. Il messaggio ultimo di ‘100Donne’ – sottolinea l’artista catalana – è la costruzione di comunità, con un’intenzione chiaramente unificatrice". Laura Fatini faceva parte del team di progettazione della candidatura della Valdichiana Senese a Capitale italiana della cultura 2026: "Lo spettacolo figurava già nel dossier inviato al Ministero della Cultura, lo avevo proposto tra i progetti internazionali, è stato confermato nel passaggio alla ‘capitale toscana’. È un’idea ambiziosa per un territorio come il nostro ma la risposta ci sta dando ragione. Ci aspetta un lavoro intensissimo, di ‘costruzione’ dello spettacolo, per il quale ci avvarremo dell’esperienza maturata nelle altre tappe".

Diego Mancuso