La Strada Fi-Pi-Li, che collega Firenze, Pisa e Livorno, si configura come un grande filo che tiene unita la regione Toscana, facilitando gli spostamenti dei cittadini e connettendo le città principali. L’arteria parte da Firenze e attraversa il Valdarno inferiore, coprendo una distanza di 99,305 chilometri. Nel territorio di Casciana Terme Lari, la Fi-Pi-Li si divide, dando vita a una diramazione che si dirige verso Pisa. Quest'ultima si evolve nel raccordo autostradale di Pisa, tessendo una rete che si connette all'autostrada A12 a San Piero a Grado, fornendo un accesso diretto anche all'Aeroporto di Pisa-San Giusto. Una chiara e urgente richiesta di intervento arriva da Casartigiani, l'associazione che rappresenta piccoli imprenditori e artigiani, attraverso il presidente provinciale Andrea Galli. «Non ci vuole molto a capire che la Fi-Pi-Li continuerà a peggiorare e che si dovrà accelerare verso il rafforzamento per renderla all'altezza delle esigenze di una vastissima area che dalla costa tirrenica arriva fino alla Toscana centrale». La situazione, secondo l'esponente dell'associazione, è diventata insostenibile, configurandosi come una pericolosa trappola che non solo causa disagi agli autotrasportatori e alle imprese, ma mette anche a rischio l'incolumità dei conducenti. Nelle ultime settimane, incidenti di estrema gravità hanno segnato la Fi-Pi-Li, con un bilancio tragico di un morto e un eroico salvataggio in extremis di un uomo intrappolato in un'auto incendiata. La condizione è critica, senza contare gli episodi minori che si sono susseguiti in questi giorni. La Fi-Pi-Li ha subito un aumento di traffico che la rende inadeguata per un territorio popoloso e denso di attività produttive come l'asse del Valdarno. L'appello è chiaro: servono rafforzamenti attraverso un poderoso ampliamento e miglioramenti ai pericolosi svincoli di Pontedera-Ponsacco e Montopoli. Il focus principale è sulle porte di ingresso e uscita dei comprensori della Valdera e del Cuoio, due aree cruciali che rappresentano il motore produttivo della provincia e della Toscana. Qui insistono numerose industrie e una vasta presenza di piccole e medie imprese, creando un'economia vitale per la regione. Casartigiani mantiene una posizione ferma sulla questione: il vicepresidente Nicola Niccolini sottolinea che i costi di investimento non devono ricadere sugli autotrasportatori, essendo mezzi cruciali per il trasporto dell'economia. La situazione post-Covid, le tensioni economiche e il carico fiscale hanno reso i costi insostenibili per il comparto. Inoltre, la proposta di introdurre un pedaggio sulla Fi-Pi-Li è fortemente contestata da Casartigiani: tale provvedimento, oltre a danneggiare gli autotrasportatori, potrebbe avere un effetto a catena sull'uso di percorsi alternativi, impattando sulla viabilità e sui centri abitati. Il settore dell'autotrasporto, fondamentale per la connessione tra produzione e vendita, rischia ulteriori difficoltà. L'arteria Fi-Pi-Li ha svolto un ruolo cruciale nel convogliare il lavoro locale, collegando l'area metropolitana di Firenze al porto di Livorno e l'introduzione di un pedaggio rischierebbe di influenzare negativamente il settore, già in calo negli ultimi 20 anni. Casartigiani sottolinea quindi la necessità di preservare il lavoro e di evitare disincentivi che potrebbero portare all'abbandono di un'attività essenziale senza alternative per il settore produttivo. La preoccupazione principale rimane il mantenimento dell'occupazione, con la Fi-Pi-Li che continua a rappresentare un'arteria vitale per l'economia locale e regionale.
EconomiaCasartigiani lancia l'allarme: «In Superstrada condizioni insostenibili