"Tramonti, dove la Natura vince" Un paradiso fra passato e futuro

Caterina Natale guida il progetto che ha come obiettivo la salvaguardia di un luogo davvero unico "Viottoli e muri a secco sono i nostri tesori: li conserviamo attraverso manutenzione e cura continue".

"Tramonti, dove la Natura vince" Un paradiso fra passato e futuro

"Credo che Tramonti sia cosi importante e debba esser oggetto di attenzione, salvaguardia e protezione perché è un posto unico nel suo genere: quando sei lì ti rendi conto della grandezza di questa natura estrema e del rispetto con cui l’uomo si deve atteggiare al suo cospetto e capisci il delicato equilibrio fra essi. Ma c’è anche il senso del rispetto nei confronti delle generazioni precedenti e al contempo di quelle future". È un luogo magico e non è esagerato definirlo così. Poca umanità, ma capace di segnare l’ambiente con il duro lavoro dei terrazzamenti e dei muretti a secco. Spettacolo da stravolgere i sensi: colori vividi, luce abbagliante, cielo, pareti quasi verticali e mare senza soluzione di continuità. Prima delle Cinque Terre, ecco il paradiso poco conosciuto e selvaggio servito in Terra. “Per Tramonti” ne raccoglie il nome, lo mette in primo piano con una preposizione che è tutta un programma e il perché lo ha spiegato la sua presidente Caterina Natale, che ha raccolto il testimone da Gianni Paxia: tante braccia e menti insieme per salvare un patrimonio comune fragilissimo. Questa storia va avanti dagli anni Novanta, con il fine di "valorizzare l’identità ambientale di Tramonti e salvaguardare il suo patrimonio naturale e paesaggistico operando affinché terrazzamenti, viottoli, muri a secco e l’ambiente in genere siano conservati attraverso una azione di continua manutenzione e cura".

Nessuno scopo di lucro, attività svolte in modo prevalente da volontari; vanno dalla manutenzione dei sentieri alla ricostruzione dei muretti a secco, passando dal recupero dei terreni agricoli in abbandono e all’impegno per evitare opere impattanti sull’ambiente, preservando l’equilibrio fra uomo e ambiente. Alcuni anni fa l’associazione Per Tramonti ha iniziato a studiare la possibilità di ripiantare le viti nei terreni in abbandono, piante coltivate da famiglie che si tramandano di generazione in generazione. Al momento sono stati recuperati da “per Tramonti” 2.500 mq di terreno: un progetto che ha innescato una dinamica virtuosa, mobilitando altre associazioni, privati e aziende agricole. "Complessivamente al momento sono stati recuperati da altri soggetti 4.000 mq e sono in corso iniziative per altri 1.000 mq. Rispetto al 2019 ci sono 7.500 mq in più, recuperati e in fase di recupero".

Chiara Tenca