Prato, la Toscana, l’Italia hanno reso omaggio al genio e alla sregolatezza di Nuti, per tutti artista indiscusso. "Francesco ha smesso di soffrire. Ma adesso inizio a soffrire io, perché lui non c’è più. Neanche quel Francesco differente che vedevo da diciassette anni". Così Giovanni Veronesi, regista e amico di una vita di Francesco Nuti, ha salutato il suo Cecco, lui che gli è rimasto sempre al fianco fino alla serenata cantata insieme alla figlia Ginevra e al fratello Giovanni sotto la clinica romana dove Nuti era ricoverato.
"Ciao Francesco. Amico di un tempo lontano. Spero tu abbia trovato finalmente una giusta, meritata pace": questo invece il messaggio di Alessandro Benvenuti, con Nuti e Athina Cenci nei Giancattivi, il trio comico con il quale conobbero il successo a fine anni Settanta. Poi Aurelio De Laurentiis: "Nuti era uno spirito libero, bloccato da un’esistenza complicata. Ora questo spirito è volato in totale libertà. Con lui ho realizzato film di grandissimo successo. Il suo ricordo è dolce". Valeria Solarino: "Occhi all’ingiù, fossetta sul mento, sguardo malinconico e talento infinito. Madonna che silenzio ci sarà ora".
"E se il sogno resta sarà per te", ha scritto invece Marco Masini. "Evviva Francesco. Artista fantastico, poetico, innovativo, quante risate mi hai fatto fare, quante volte ho guardato i tuoi film e ascoltato ’Sarà per te’", il saluto commosso di Pieraccioni.