La caccia ai Passigli della banda Carità

Gennaro Campolmi e Luigi Pugi, riconosciuti come Giusti tra le Nazioni da Yad Vashem, hanno collaborato per salvare la famiglia Passigli durante l'Olocausto. Campolmi ha fornito documenti falsi e aiutato la famiglia, mentre Pugi ha offerto un rifugio sicuro.

FIRENZE

Gennaro Campolmi e Luigi Pugi collaborarono per salvare la famiglia Passigli, industriali e rappresentanti della comunità ebraica fiorentina negli anni Trenta. I primi giorni del dicembre 1943 i partigiani fiorentini nella zona di Greve, dove Goffredo Passigli si era rifugiato con la sua famiglia, avevano portato a termine alcune azioni, uccidendo il tenente colonello Gino Gobbi del distretto militare della RSI. Per rappresaglia il mattino del 3 dicembre la banda Carità giunse in località San Michele, dove si trovava riunita la famiglia Passigli. Dopo un tentativo fallito dell’industriale di attivare un piano per la sua salvezza, Carità lo arrestò insieme ai suoi due figli, Leone e Giuseppe.

Furono inoltre arrestati alcuni dipendenti del suo calzificio a Firenze, tra cui Gennaro Campolmi, nato a Firenze nel 1912, membro del Partito d’Azione che, tramite la sua compagna di partito Margherita Fasolo, aveva procurato documenti falsi per alcuni ebrei. Campolmi fu recluso a Villa Triste, dove subì un pesante interrogatorio da parte di Carità. Non rivelò nessuna informazione e l’11 dicembre venne liberato. Incontrò in seguito Graziella Vita, moglie di Leone Passigli, con i suoi tre figli, e le offrì quindi il proprio aiuto, accompagnandola nell’abitazione dell’amico Luigi Pugi, dove la donna restò per due mesi, alloggiata nella stanza del figlio di Pugi, internato in Germania. Campolmi inoltre riuscì a far avere ai componenti della famiglia Passigli soldi e altri beni di sussistenza, al momento della loro partenza per Auschwitz. Infine, si preoccupò di vendere alcuni beni della signora Vita, per garantirsi la sopravvivenza, e riuscì a evitare che i nazisti requisissero i beni del calzificio, scoraggiandoli ad entrare, apponendo un cartello con scritto “lazzeretto”.

Il 29 aprile 1976 Yad Vashem ha riconosciuto Gennaro Campolmi come Giusto tra le Nazioni.

Il 27 gennaio 1977 Yad Vashem ha riconosciuto Luigi Pugi come Giusto tra le Nazioni.