
Accoglienza e inclusione "Il libro dei sogni" è realtà Un luogo magico aperto a tutti
L’apertura di una libreria in un luogo che ne è sprovvisto è una conquista. Porta con sé conoscenza e cultura ma la libreria “Il libro dei sogni” a Ceparana, porta con sé qualche cosa in più: inclusione, scambio, reciprocità, grazie all’opportunità, riservata alle persone con disabilità, di esercitare il proprio diritto a ricoprire un ruolo attivo nella società, offrendo loro stessi un servizio.
"La libreria “Il libro dei sogni” – spiega la coordinatrice Debora Imeri – nasce nel 2006 da un progetto ideato dalla dottoressa Enza Famulare, responsabile del centro socioeducativo “Il Nuovo volo” di Ceparana, per permettere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità che frequentano la struttura. Si tratta di un laboratorio occupazionale esterno, nato con l’obiettivo di sviluppare le autonomie previste per l’attività di librario e poter fornire un servizio utile al territorio". Il progetto è nato infatti dopo aver osservato che nei territori dei comuni di Follo, Bolano, Calice al Cornoviglio e Riccò del Golfo, dove sorgono anche due istituti comprensivi, questo servizio era assente. Oggi, chi arriva nella libreria “Il libro dei sogni” (piazza 4 Novembre, n. 25 Ceparana) può trovare un’offerta di libri nuovi e usati e uno spazio polifunzionale per presentazioni e laboratori.
A lavorare nella libreria è un’equipe di ragazzi de “Il Nuovo volo” formata da Catia Acerbi, responsabile dei contatti esterni e dei rapporti con i clienti. Andrea Ciancio, responsabile di magazzino, coadiuvato da Simone Ferretti, Leonardo Lancia, addetto alla gestione della cassa assieme ad Andrea Bertolotti, recentemente scomparso. L’accoglienza è la prima cosa che il personale della libreria ha a cuore. "È fondamentale – spiega la coordinatrice – che il cliente sappia chi siamo, al di là del voler prenotare o acquistare un libro. I ragazzi si presentano, presentano la libreria e solo dopo arrivano a chiedere “come ti possiamo aiutare?”. Dunque chi entra pensando solo di acquistare un libro, si rende conto della preziosa opportunità che gli viene offerta, quella di immergersi in un mondo dove la disabilità non è percepita come un limite, ma come valore aggiunto. Da quella frase germoglia uno scambio di gratificazioni e opportunità che non tocca solo i ragazzi che la offrono, ma anche chi riceve il dono di esserne coinvolto.
Maria Cristina Sabatini