"Vincere anche lo scudetto sarebbe magico"

L’ex difensore è anche il presidente del museo dedicato all’Arezzo: "La società è sulla strada giusta, i valori sono venuti fuori"

"Vincere anche lo scudetto sarebbe magico"

"Vincere anche lo scudetto sarebbe magico"

Un campionato vinto nell’anno del centenario e il ritorno in C dopo due anni di assenza. Con chi parlarne se non con Stefano Butti, colui che detiene il record di presenze (oltre trecento) con il Cavallino, nonché presidente del Museo Amaranto.

Butti, che giudizio dà della stagione dell’Arezzo?

"Doveva vincere e l’ha fatto. La serie D non si addiceva al blasone di questa squadra. Questa società negli anni scorsi ha commesso tanti errori, ma in estate ha fatto le scelte giuste prendendo un allenatore e un direttore navigati e di assoluto livello per la categoria. Alla fine sono venuti fuori i reali valori".

Cosa ha provato nel vedere seimila persone per Arezzo-Pianese e la festa in centro?

"Confesso che purtroppo non c’ero ma ho letto i giornali. Sapevo del grande afflusso di pubblico e vedere lo stadio pieno fa sempre piacere. Voglio però fare un plauso a quei tifosi che ci sono sempre stati durante l’anno e non hanno fatto mai mancare il sostegno alla squadra. Il merito di questa promozione è anche loro".

Nel 1981 il suo Arezzo vinse la Coppa Italia semiprofessionisti e indossò il tricolore. L’Arezzo potrebbe fare lo stesso con la poule scudetto.

"Ai tempi avevamo una coccarda sulla maglia. Sarebbe bello rivedere il tricolore cucito addosso proprio nell’anno del centenario".

Il Museo Amaranto farà qualcosa di speciale per celebrare la vittoria?

"All’interno dei nostri locali daremo il giusto risalto a questa squadra. Per il resto consegneremo i premi per il miglior over e il miglior under della stagione come ogni anno. Poi con il comitato preposto organizzeremo i prossimi eventi legati al centenario".

Che futuro vede per l’Arezzo?

"La dimensione giusta per Arezzo è tra la C e la B: l’importante è stabilizzarsi in categoria. La società ha imboccato la strada giusta e penso che saprà fare quei ritocchi necessari per un campionato dignitoso, per poi mettere le basi per puntare, chissà, alla serie B tra qualche anno".

Luca Amorosi