Vantaggi buttati, periodi neri e spiragli di luce

Fatica / Cinque lunghissimi mesi privi di vittorie tra dicembre e maggio con troppe rimonte subite Ma i sei punti con Parma e Monza fanno sperare

acopo Fazzini, 22 anni, centrocampista dell'Empoli

acopo Fazzini, 22 anni, centrocampista dell'Empoli

Un punto in quattro partite è preoccupante. Un punto in cinque un grido d'aiuto. Un punto in sei un dramma. Ma cominciamo dall'inizio, dall'11 gennaio 2025, dalla prima giornata di ritorno. L'Empoli si fa travolgere 1-3 al Castellani e agganciare in classifica da un Lecce che ancora non sembrava aver assimilato del tutto i concetti di mister Giampaolo, arrivato a metà novembre. Da un Lecce in cui Krstovic ha sempre faticato a trovare la porta nonostante una mole di conclusioni da record, ma che contro gli azzurri segna addirittura una doppietta. L'Empoli meraviglioso di inizio anno, solido, divertente, fresco e intrigante del girone di andata si dissolve. Ora il terzultimo posto dista appena tre punti e non sono più ammessi passi falsi. La seconda di ritorno è proibitiva, a San Siro contro l'Inter, ma D'Aversa presenta comunque una squadra compatta, capace di opporre resistenza ai nerazzurri per quasi un'ora, poi Lautaro fa saltare il tappo e finisce con un'altra sconfitta per 3-1. Il 25 gennaio l'Empoli rialza la testa, provando a mettere sotto il Bologna. Colombo porta in vantaggio gli azzurri, ma Dominguez pareggia e gli azzurri si fanno soffiare per la sesta volta in stagione i tre punti dopo essere passati in vantaggio. A febbraio arrivano solo sconfitte: 4-1 a Torino con la Juventus (dopo aver rotto per primi il ghiaccio con l’ex De Sciglio), 2-0 al Castellani con il Milan, 3-0 a Udine e addirittura 5-0 in casa contro quell'Atalanta che solo due mesi prima era stata messa alle corde a domicilio. Dopo il febbraio nero arriva finalmente un punticino il 2 marzo con il Genoa, seguito da due sconfitte per 1-0 contro Roma e Torino che danno l'idea che la squadra si sia dimenticata come si fa gol. Il 29 marzo e il 6 aprile l'Empoli pareggia contro Como e Cagliari, poi viene travolto 3-0 dal Napoli e nell'importantissimo scontro salvezza con il Venezia per poco non butta via una volta per tutte la stagione. Vantaggio di Fazzini, ribaltamento dei veneti a cinque dal termine, timore che tutto sia finito e poi gran gol del rientrante Anjorin ad allontanare le ombre più fosche. Un punticino è poco, ma al Venezia non riesce il sorpasso e il Lecce non scappa. In una situazione del genere le sconfitte di misura contro Fiorentina e Lazio sono preventivabili, mentre le vittorie contro Parma e Monza sono i primi spiragli di luce dopo mesi di lacrime. Ora sotto con il Verona, sperando di recuperare un po' dello spirito che l'8 dicembre aveva regalato al Bentegodi l'ultima vittoria empolese prima del salvifico bis di maggio.