Un tandem fuori dai radar

L’attaccante sloveno e il centrocampista trovano sempre meno spazio

Un tandem fuori dai radar

Un tandem fuori dai radar

Che fine hanno fatto Jan Mlakar (foto) e Gabriele Piccinini? Più di tutti gli altri infatti i due giocatori sono finiti indietro nelle gerarchie del tecnico Alberto Aquilani. Riusciranno a tornare a insidiarlo nelle scelte di campo oppure resteranno ai margini fino al termine della stagione? Partiamo dal giovane ex calciatore del Lentigione, rilevato in Serie D dai nerazzurri Piccinini infatti on scende in campo da 6 partite e ha giocato soltanto una volta da titolare in tutto il girone di ritorno, collezionando 5 presenze su 15 partite a disposizione, mentre nel girone d’andata aveva saltato soltanto due partite. Nessun problema fisico per il giocatore che si allena regolarmente col gruppo, ma da gennaio in poi sembra ormai finito ai margini. Il motivo, in realtà, ha un nome e cognome: Tomas Esteves. Il portoghese infatti, da quando ha metabolizzato il suo nuovo ruolo davanti alla difesa, è riuscito innanzitutto a scalzare perfino Miguel Veloso, costringendo Aquilani a riportare indietro nelle gerarchie il giovane classe 2001. Nelle prossime settimane si deciderà anche il suo futuro. L’obiettivo della società sarà di nuovo di averlo in prima squadra, perché la prossima stagione per lui sarà l’ultima da under. Diverso invece il caso di Jan Mlakar, o meglio, più articolato. Lo sloveno, acquistato per la cifra di 2,8 milioni di euro dall’Hajduk Spalato, non ha brillato nel corso di tutto il campionato, raccogliendo solo tre reti segnate e fornendo due assist in 21 partite.

Anche lui però non è più la prima scelta nello scacchiere tattico nerazzurro ed è partito titolare solamente in tre occasioni nelle ultime 11 partite, rimanendo in panchina o in tribuna in sette differenti gare, non andando in rete da febbraio. Mlakar, in questo momento, è uno dei più chiusi in attacco, per due differenti motivazioni. La prima si può riassumere nel modulo di gioco, con Aquilani che spesso è volentieri ha schierato il 3-4-2-1. Con questo modulo Mlakar avrebbe margini di giocare al posto di D’Alessandro sulla fascia oppure come unica punta, ma finora gli è sempre stato preferito in attacco perfino Moreo, se non Bonfanti e Torregrossa. Anche quando Aquilani ha schierato il 4-2-3-1, come in occasione della sfida di Bari, Mlakar si è visto sopravanzare da Arena, le cui quotazioni sono in netta risalita rispetto al passato. Di conseguenza il giocatore è finito ai margini, nella speranza di potersi riscattare nelle ultime partite della stagione. Per il Pisa resta una priorità, anche perché Aquilani, in questo assalto ai playoff avrà bisogno di tutti gli uomini a disposizione.

Poi per il futuro, si vedrà. Il giocatore è uno dei punti fermi della Slovenia dei miracoli, capace di vincere il proprio il proprio girone di qualificazione e di essere stata sorteggiata come testa di serie nei gruppi di Euro 2024. Chissà che Mlakar non brilli, guidando la propria nazionale alla rassegna continentale. Prima però c’è un posto in squadra e un playoff da riconquistare col Pisa.