
Esposito (19 anni) dello Spezia con Pompetti (25) e Cassandro (25)
La storia recente dello Spezia nei playoff non era incoraggiante. Dal 2015 in poi, al Picco i bianconeri avevano collezionato solo amarezze: sconfitta 1-2 contro l’Avellino ai supplementari, poi Trapani e Cittadella. Nelle prime cinque gare casalinghe di playoff, quattro sconfitte. Una maledizione difficile da ignorare, anche se il 2020 rappresentò una splendida eccezione: nonostante la sconfitta interna contro il Frosinone (0-1), lo Spezia fu promosso in Serie A grazie al successo dell’andata e alla miglior posizione in classifica. Un segnale: si può vincere anche perdendo. Ed eccoci al presente. Lo Spezia torna nei playoff con la voglia di cambiare narrazione. La sfida contro il Catanzaro rappresenta il primo scoglio. L’andata allo stadio Ceravolo sorride agli uomini di D’Angelo: un secco 2-0, firmato Di Serio e Francesco Pio Esposito, che ipoteca il passaggio del turno. Eppure, il tecnico abruzzese invita tutti a non abbassare la guardia: «Le partite ai playoff sono sempre complicate», ha detto. E sa bene che nulla è scontato. La gara di ritorno al Picco si carica di tensione. Il risultato dell’andata offre un cuscinetto di due reti, ma la statistica non fa dormire sonni tranquilli: in tre confronti stagionali tra Spezia e Catanzaro, hanno sempre vinto gli ospiti. Proprio i calabresi, a febbraio, espugnarono lo stadio ligure per 1-0. Il fattore campo, insomma, vale poco. Serve concretezza. La sfida di andata è stata un capolavoro di equilibrio e cinismo. Primo tempo bloccato, senza grandi emozioni, con uno Spezia attento a non esporsi. Poi, al 49’, la zampata di Di Serio: tap-in vincente dopo una respinta corta della difesa del Catanzaro. Nemmeno il tempo di reagire, che arriva il 2-0: punizione splendida di Francesco Pio Esposito al 61’, il 19° centro stagionale. Pochi giorni dopo lo Spezia serve il bis, questa volta davanti ai propri tifosi. Ma ancora una volta è la squadra in trasferta a segnare il primo gol: punizione di Pompetti respinta da Gori e tap-in facile facile dell'esterno al 31'. Il Catanzaro, però, viene subito riportato sulla Terra dal gol del pareggio dello Spezia cinque minuti dopo: rete di Aurelio che supera un Pigliacelli non perfetto. La ripresa mette definitivamente il sigillo alla qualificazione: al 61' Wisniewski spizza la punizione del sempre prezioso Esposito e manda in estasi il Picco. La partita ha poco altro da raccontare - a parte espulsione di Biasci per una manata a Hristov - e la festa dello Spezia può cominciare. Il sogno Serie A è più vivo che mai.