Selvaggio: "La C non basta, puntiamo in alto"

L’amministratore delegato sottolinea il nuovo rapporto con la città: "Abbiamo compreso i nostri errori, qui per un progetto importante"

Selvaggio: "La  C non  basta, puntiamo in alto"

Selvaggio: "La C non basta, puntiamo in alto"

"La promozione in serie C è una rivalsa innanzitutto verso noi stessi dopo due stagioni di sofferenze". L’amministratore delegato Sabatino Selvaggio si gode il ritorno nei professionisti, ma non dimentica il percorso compiuto dalla società per arrivare fino ai giorni felici. "Dalle critiche, anche feroci, e dagli errori che abbiamo commesso abbiamo cercato di trarre insegnamento per migliorare la gestione del club: ci siamo riusciti".

Selvaggio, l’Arezzo in C con quali obiettivi?

"Innanzitutto non avremo l’obbligo di vincere come quest’anno. Detto ciò vogliamo comunque essere protagonisti che tradotto significa stare nella parte sinistra della classifica...".

Il presidente ha dichiarato che la Lega Pro dovrà essere di passaggio. Lo conferma?

"Lo confermo. L’obiettivo di medio termine è portare l’Arezzo in serie B, ma per farlo dobbiamo proseguire nel percorso che abbiamo avviato per rendere sempre più solida e strutturata la società".

La vittoria del campionato ha contributo anche a ricucire il rapporto con la piazza?

"Il mio pensiero è che il ritorno nei professionisti e quindi l’aver riportato l’Arezzo dove l’avevamo preso, sia stato il primo passo. I nostri tifosi si attendono una squadra che faccia bene anche in serie C".

Di sicuro si è ricreato entusiasmo intorno all’Arezzo.

"Vedere lo stadio pieno e tutto colorato di amaranto in occasione della partita contro la Pianese è stata un’emozione incredibile. È stata una giornata che ci ha ripagato di tutti gli sforzi. Senza dimenticare che i nostri tifosi ci hanno seguito in massa in ogni trasferta e su ogni campo".

Avete lanciato il progetto dello stadio, cosa prevede?

"Che possa tornare, prima di tutto, agibile in ogni suo settore e poi che possa produrre valore per il club".

State investendo molto nelle strutture.

"L’acquisto dell’hotel, la ristrutturazione delle Caselle e la gestione dell’impianto di Rigutino sono finalizzati a patrimonializzare sempre di più la società. Abbiamo sempre detto e lo confermiamo che ad Arezzo non vogliamo essere di passaggio e quindi stiamo ponendo le basi per uno sviluppo e una gestione a lungo termine".

Per la parte sportiva, la svolta è stata quella di affidarla a Giovannini a cui avete rinnovato il contratto per tre anni.

"Lui è un valore aggiunto per la sua competenza ed esperienza. La sua presenza in questa stagione è stata fondamentale non solo per le scelte tecniche, ma anche per la gestione dei momenti critici. Un salto di qualità".

Andrea Lorentini