Salvetti: "Gioia immensa". Il sindaco primo tifoso

"Questo ritorno in Serie C ripaga delle amarezze vissute negli anni scorsi"

"Questo ritorno in Serie C ripaga delle amarezze vissute negli anni scorsi"

"Questo ritorno in Serie C ripaga delle amarezze vissute negli anni scorsi"

"La promozione del Livorno in C è una gioia immensa".

Il sindaco Luca Salvetti non si è mai perso una gara degli amaranto, un legame antico con la squadra della città che è sempre nel cuore, anche quando le cose non vanno bene, figuriamoci quando il Livorno vince e domina il campionato come è accaduto in questa stagione.

Una bellissima stagione, ma dopo tante sofferenze negli anni passati, giusto?

"Se ripenso a questi 4 anni – spiega Luca Salvetti – conto l’amarezza della retrocessione del 2021, la stizza e la rabbia nei confronti di Spinelli per come ha rovinato la sua lunga esperienza da presidente, l’avversione per chi ha provato ad usare il Livorno per i propri interessi, ma mi tengo stretto anche lo slancio con cui in molti da fuori si sono avvicinati al mondo calcistico amaranto, lo spirito e la concretezza di Paolo Toccafondi, l’entusiasmo di Esciua, il richiamo della foresta per Protti, Lucarelli, Luci, Mazzoni e Dionisi e il pragmatismo di Indiani che mi ricorda tanto Iaconi".

Ci sono stati appunto anche momenti difficili come sindaco nella rinascita del Livorno?

"La rinascita del Livorno – osserva Luca Salvetti – parte da una scelta difficile, ma necessaria, ovvero non concedere più lo stadio all’As Livorno che era in mano a persone che non davano più garanzie. All’epoca era una cosa che potevo e dovevo fare vista la condizione di morosità esistente e visto soprattutto ciò che proponeva l’assetto societario, con Spinelli che si era defilato almeno di facciata e un manipolo di dirigenti inadeguati. Vi ricordate c’è una foto di un brindisi dopo l’accordo per una ripartizione delle quote societari, in quella foto ci sono la metà delle persone che sono state poi arrestate e l’altra metà che è sparita dal calcio. Insomma quella scelta che ho condiviso con tutti gli sportivi in piazza civica è stata quanto di meglio potevo fare".

E comunque la promizione in serie C cancella tutte le difficoltà, non è vero?

"Risalire non è stato certo facile ma la cavalcata di quest’anno ci ha ripagato della sofferenza. Una squadra costruita benissimo, con le quote giuste e con dei giocatori assolutamente fuori categoria. In più un allenatore ideale per il campionato e per la piazza. A favorire il successo c’è stato poi il lavoro dei dirigenti e la capacità del Presidente di assumere un profilo giusto per spegnere le polemiche con la curva. La rosa comunque è talmente forte che con 6-7 innesti sarà protagonista anche al piano di sopra".

Luca Filippi