
Petko Hristov, 26 anni, ha totalizzato 38 presenze in stagione e realizzato 2 gol
Si comincia sempre dalla difesa, c'è poco da dire. Avere come capitano un baluardo della retroguardia sarà anche vintage, ma fa sempre il suo effetto: Spezia o Cremonese andranno in Serie A con un leader difensivo come capitano, Petko Hristov o Matteo Bianchetti. Due leader veri, non solo a livello caratteriale, ma proprio come numeri. Hristov ormai lo si può considerare una bandiera dello Spezia, visto che vi milita dal 2021 e ne ha viste parecchie, tra promozioni (possibili) e retrocessioni. Allenatori che cambiano, salti di categoria appunto, anche una breve esperienza in prestito al Venezia, ma in generale il bulgaro è legato a doppio filo alla città e al club. Ed è ancora giovanissimo, il capitano più giovane della Serie B con i suoi 26 anni. «Siamo partiti per salvarci quest’anno, poi piano piano ci siamo resi conto di quanto fossimo forti - ha spiegato Hristov - Siamo una squadra forte, unita, contro di noi è sempre difficile per chiunque. Sono il capitano dello Spezia e sarei l’uomo più felice del mondo se riuscissi a portarlo in Serie A». Del resto che sia un leader lo dicono anche le statistiche della squadra, che ha chiuso con la miglior difesa della Serie B: 33 gol subiti in 38 giornate di Serie A e poi uno solo ai playoff in tre incontri. Basta un altro clean sheet, un altro pareggio, e per i bianconeri sarà Serie A. Matteo Bianchetti è dall'altra parte della barricata, lui peraltro che dello Spezia è un ex visto che ormai "un'era geologica fa", tra gennaio e giugno del 2014, peraltro in Serie B, arrivò ai playoff ma fuori però al primo turno (0-1 a Modena). Ormai il prodotto del vivaio dell'Inter è uno dei migliori difensori centrali della categoria, una sicurezza tecnica e caratteriale, la Cremonese ce l'ha come seconda pelle: dal 2019 ad oggi 200 e passa presenze, sicuramente è nell'Olimpo dei grandi stopper grigiorossi, da Gualco in avanti. Manca l'ultimo passaggio, una nuova promozione in Serie A come nel 2022 per regalare alla squadra un altro traguardo memorabile, in un club che gli ha dato fiducia anche quando le sirene da altre parti risuonavano con insistenza. Assente sia nel ritorno contro la Juve Stabia che nell'andata della finale al Picco, proverà a recuperare per il ritorno, con un sogno: «Promozione con la Cremonese? Magari mi taglio la barba», ha affermato qualche settimana fa.