Dopo le sofferenze della scorsa stagione, lo Spezia punta ad un campionato senza troppi patemi. D’altro canto anche solo pensare ad un’operazione rilancio per tornare a lottare in zona promozione risulta difficile visto che la strategia dei Platek non ha lasciato spazio a grossi dubbi: priorità tagliare il monte ingaggi. Un concetto edulcorato dall’ad Gazzoli: «Normale che nello Spezia si possa cedere un calciatore, ma il nostro mestiere è vendere uno che costa 100 e spenderne 20 per uno che copra la funzione allo stesso modo. Il nostro compito è quello di mantenere la competitività per stare al nostro livello, che è la serie B, e nessuno ha in programma interventi che mutino sensibilmente la forza della squadra», ma che ha comportato una lunga lista di giocatori ritenuti non all’altezza e ceduti a diverso titolo: da Holm a Nikolau, da Strelec a Bastoni, passando per i portieri Dragowski e Zoet e i prestiti di Antonucci e dei giovani Serpe e Cugnata. Via anche gli stranieri Korllis, Moutinho, Gelashvili e Cipot. Logico che con premesse del genere, alle quali si è aggiunto il divorzio improvviso dal responsabile dell’area tecnica Macia, mister D’Angelo, confermato invece senza tentennamenti dopo l’impresa salvezza, debba ritenersi soddisfatto di quanto incamerato dal mercato: «Siamo una squadra che ha potenzialità ed elementi importanti, ma in pochi mesi non si capovolge la storia. Tutte le cessioni sono state concordate e non forzate; elementi che non rientravano nei piani». Nonostante l’austerity sbandierata dai proprietari americani, sono dunque arrivati un portiere come Sarr, dai grandi mezzi seppur reduce da un grave infortunio, più un altro in arrivo, un difensore come Aurelio che si aggiunge al confermatissimo trio Hristov-Mateju-Wisniewski, che potrebbe essere potenziato da un centrale di piede mancino, due centrocampisti, come il riscattato Adam Nagy e Duccio Degli Innocenti, e un bomber come Soleri, che insieme a Di Serio e Pio Esposito andrà a completare l’attacco, che si ritroverà orfano di Daniele Verde, volato a Salerno nonostante un contratto fino al 2027 e dopo quattro anni da leader dello Spezia. Sul mercato anche Muhl e Beck, mentre restano in organico Reca, Bandinelli e Salva Ferrer, che il club ha deciso di aspettare dopo la drammatica diagnosi di linfoma di Hogdkin, che lo aveva costretto a sospendere l’attività per curarsi.
CalcioParola d'ordine ridurre il tetto ingaggi: mercato dello Spezia in linea con le aspettative