Roberto D'Aversa ha usato il paragone tennistico per far capire l'importanza della gara contro l'Hellas Verona: l'Empoli ha tutta l'intenzione di conquistare il grande slam dopo i successi ottenuti contro Parma e Monza. Il tecnico si è aggrappato alla voglia di ribaltare le sorti di una stagione complessa, al senso d'appartenenza, alla forza del gruppo. Ma ci saranno anche i numeri a ricoprire quel ruolo d'ancora di salvataggio, almeno per quanto riguarda la gara d'andata: al Bentegodi era arrivato un 4-1, sintomo di una squadra in forma che quando non ha pressioni di nessun tipo è stata in grado di esprimere un buon calcio. Nel bilancio complessivo Roberto D'Aversa, da allenatore, ha affrontato in sette occasioni l'Hellas Verona: tre volte alla guida del Parma, una volta con la Sampdoria, due da allenatore del Lecce, una alla guida dell'Empoli. Due le vittorie - la prima con i blucerchiati 3-1 nel campionato 2021-22 -, con un pareggio e tre sconfitte. Il 10 marzo 2024 ci fu invece quel famoso Lecce-Verona: nei minuti finali il tecnico andò faccia a faccia con Thomas Henry, un brutto gesto che gli costò la panchina dei salentini. D'Aversa si scusò immediatamente: «C'è stato un finale concitato, già negli ultimi minuti di partita dove ci sono state delle provocazioni. Il mio intento iniziale era non creare danni ai miei giocatori, non volevo che i miei ragazzi prendessero delle squalifiche. Mi scuso per il gesto, non è bello da vedere: essendo un allenatore e padre di tre figli c'è da scusarsi». L’accaduto segnò in negativo il suo finale di stagione (il giorno dopo arrivò infatti l'esonero), ma grazie alla famiglia riuscì a voltare pagina in fretta. L'unico pareggio, invece, è arrivato in casa del Verona quando era alla guida del Lecce (2-2 il risultato finale). La gara di questa sera rappresenterà dunque un motivo in più per cancellare anche l'andamento negativo contro gli scaligeri. Da giocatore il bilancio è stato totalmente differente: 5 i precedenti, con 4 vittorie e una sola sconfitta, tutte gare giocate in Serie B. L'unico gol, invece, arrivò fuori casa quando lo stesso D'Aversa giocava al Monza (stagione 1997/1998). Ma i numeri lasceranno spazio al campo e a 90 minuti di fuoco in cui D'Aversa vorrà salvare una stagione altalenante: servirà una vittoria, la terza contro il Verona da allenatore, per poter guardare oltre e ricominciare da capo.
CalcioD'Aversa si gioca tutto con il Verona I precedenti e quello scontro a Lecce