Dal Canto: "Niente scuse, puntiamo alla vetta"

L’allenatore ha le idee chiare: "I ragazzi stanno lavorando bene: la difesa si sta amalgamando, in attacco abbiamo profili di lusso per la C"

Dal Canto: "Niente scuse, puntiamo alla vetta"

Dal Canto: "Niente scuse, puntiamo alla vetta"

Sta nascendo una Carrarese sulla carta molto forte e per Alessandro Dal Canto (nella foto) si alza inevitabilmente l’asticella.

Mister, quali sono le prospettive di quest’anno?

"Dovremo puntare al vertice perché abbiamo dei giocatori adattati a poterlo fare. La società ha costruito una squadra che può puntare alla serie B. Lo dico perché non sono superstizioso, non è una parola da demonizzare. Noi dobbiamo avere la mentalità di puntare in alto perché è giusto che chi fa sport si ponga il massimo obiettivo. Da qui ad arrivarci ci sono di mezzo il campo e tanti fattori"

Il mercato è andato come se lo era immaginato?

"Siamo contenti di quello che abbiamo fatto. La società è stata bravissima a costruire un certo tipo di squadra che ha una grande ambizione. Con la proprietà ci sentiamo 24 ore al giorno, avevamo le idee abbastanza chiare su cosa fare. Abbiamo tentato di apportare delle migliorie al preesistente poi come sempre sarà il campo a dare i responsi. Vediamo di ripartire dalla tipologia di lavoro intrapresa l’anno scorso e di darle un seguito. La squadra è stata parecchio ringiovanita anche nell’età media. Io considero giovani ragazzi come Imperiale, Cicconi, Coppolaro, Illanes che hanno 2425 anni. Gli under da minutaggio sono un’altra cosa ancora".

A che punto siamo come grado di amalgama?

"Io tendenzialmente sono uno che non è mai contento. Questa è un’arma a doppio taglio anche se solitamente è uno stimolo a cercare sempre dei miglioramenti. Oggi la squadra ha già un buon modo di stare in campo. È composta da giocatori forti che, la maggior parte delle volte, ti agevolano nel trovare affinità più velocemente. Abbiamo preso, poi, elementi in grado di “incastrarsi” bene anche a livello di modulo. Siamo a un buon punto ma per oliare i meccanismi ci vuol tempo. La difesa in particolare è cambiata quasi interamente ed a mio avviso è il reparto più delicato per come facciamo calcio noi, perché non giochiamo a uomo e c’è bisogno di lavorarci tanto anche se avere dei giocatori “evoluti” velocizza il tutto".

Davanti secondo lei manca una punta di peso?

"Ma no, non vedo la necessità di individuare in un attaccante di grande struttura un’esigenza fondamentale. L’importante è avere degli attaccanti forti e a me ne hanno presi quattro di grandissimo livello che per la serie C sono un lusso: Morosini, Capello, Panico e Simeri. Abbiamo, poi, un ragazzo di belle speranze come Opoola che ha fatto una parentesi in serie D di buon

livello".

Chiudiamo con le avversarie. Chi ritiene favorite?

"Dopo gli ultimi play off è meglio che tutti parlino poco. Non per volerlo sminuire, perché il Lecco ha fatto un’impresa titanica, ma sfido qualsiasi addetto ai lavori ad aver scommesso un euro sulla sua promozione in serie B col calendario che ha incontrato nei play off. Non è prudenza la mia ma più di 30 anni in questo mondo Io lo dico sempre ed alle volte sembro anche troppo prudente ma mi hanno fatto imparare a mie spese che meno si parla e meglio è. Non ha senso stilare una griglia di favorite. Se mi chiedi quanti organici buoni sono stati allestiti ti rispondo: una marea. Cesena, Entella, noi, Pescara, Ancona, Gubbio, Juventus Next Gen, Perugia, Spal"

Gianluca Bondielli