Bomber cercasi, ultima chiamata Questa è davvero la vostra partita

Cabral è il capocannoniere globale della manifestazione. Jovic è in forma e si esalta nelle grandi sfide

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Bomber cercasi, ultima chiamata Questa è davvero la vostra partita

di Riccardo Galli

Arthur oppure Luka? No, l’interrogativo non aspetta la risposta che darà Italiano al momento della scelta della formazione, consegnando la maglia del centravanti titolare a uno dei due. Il quesito che contrappone Cabral a Jovic riguarda quella sorta di scommessa che la coppia potrebbe aver deciso di mettere al centro del tavolo della loro stagione in viola. E in particolare, appunto, nel testa a testa in Conference League che li vede protagonisti. Re Artù (in entrambi i casi tenuto conto anche del cammino nei preliminari) e Luka, del resto, sul palcoscenico europeo se la sono cavata più che bene. E se Cabral, tenuto anche conto delle reti segnate con la maglia del Basilea, in Conference, prima di sbarcare a Firenze (gennaio 2022), è il capocannoniere globale della manifestazione, Jovic, in contraltare di quello fatto in campionato, nella coppa internazionale, se l’è sempre cavata in modo tutto sommato egregio.

I numeri raccontano di un mini vantaggio del brasiliano (8 a 6 le reti all’attivo) e questa concorrenza indiretta fra i due attaccanti potrebbe rivelarsi un’arma in più per Italiano nella corsa al trionfo in Europa. Numero dei gol a parte, è semmai più curioso provare a capire perchè (a livello tattico e di coinvolgimento psico-fisico) Cabral e Jovic possono risultare decisivi contro il West Ham.

Re Artù, al netto delle motivazioni dell’ultima ora, in campo internazionale ha fatto e può far bene davanti a una difesa (come quella del West Ham) che ti fa respirare e ti permette margini di manovra in cui la stazza fisica del giocatore può non essere un problema. Re Artù ha bisogno di non sentirsi il riferimento della manovra difensiva avversaria per agire con una libertà che se, al contrario (e come è stato contro l’Inter in coppa Italia), viene soffocata gli stordisce potenza di tiro e lucidità in fase di finalizzazione. E siamo a Jovic. Nel suo caso il vantaggio è quasi più di ordine psicologico che tecnico. Luka sul palco delle sfide internazionali sembra sentirsi molto bene. Quasi fosse più a suo agio contro avversari di caratura straniera che italiana. Di fatto, sempre gol a parte, il rendimento in Europa del serbo ha conciso con prestazioni interessanti e soprattutto numeri da giocatore di gran qualità. Crea scompiglio anche con i suoi movimenti senza palla, Jovic e ogni volta che vede lo spicchio giusto nella direzione della porta rivale, fa partire colpi da biliardo da elemento di primissima fascia.

Una finale di coppa europea internazionale, tanto per andare dritti alla questione, potrebbe essere per lui lo stimolo giusto ed essenziale per vedere in maglia viola, il centravanti che Firenze non ha mai visto. E poi c’è la questione futuro a tenere accesa l’attenzione su quello che potranno fare Cabral e Jovic in occasione della super-sfida con il West Ham. La Fiorentina si concentrerà sul domani e sul mercato già nei prossimi giorni e la questione centravanti è di sicuro di primissima attualità. Ci sono voci che vorrebbero Cabral nel mirino di questo o quel club. Lui che invece punta forte e vorrà continuare la sua avventura a Firenze, anche per resettare in modo definitivo le critiche e le perplessità dei suoi primi mesi in viola. Jovic? Ha una formula contrattuale che lo tutela, come tutela le mosse del Real Madrid che punta a monetizzare l’addio al serbo. Potrebbero esserci decisioni e mosse a sorpresa. Ma prima di tutto c’è la finale di Conference. Il resto sarà domani.