
Alberto Grassi, 30 anni, centrocampista e capitano dell'Empoli
Tre punti per sperare, per alimentare il sogno, per cercare una salvezza ad oggi complessa, ma di certo non impossibile. Stasera al Castellani Computer Gross Arena, l'Empoli si giocherà la stagione e anche un bel pezzo di futuro: quella col Verona sarà una gara da dentro o fuori, una sorta di spareggio anticipato dove i calcoli serviranno a poco. O a niente. L'aritmetica infatti si è complicata ancor di più nell'ultima giornata quando il Lecce ha vinto col Torino, tre punti che hanno intrecciato sogni e speranze, trame e paure. Sostanzialmente la squadra di D'Aversa avrà una sola missione: non pensare a operazioni da mal di testa e concentrarsi soltanto sul campo, senza andare troppo oltre. Per la salvezza, infatti, potrebbe bastare anche un pareggio (che di fatto salverebbe anche l'Hellas), ma considerata pure l'ipotesi delle quattro squadre a quota 34, meglio evitare e andare oltre. L'Empoli dovrà aggrapparsi alla forza di volontà messa in campo col Parma, in una gara gestita bene nel primo tempo in cui è mancato soltanto il 2-0. Nemmeno quel pareggio a un quarto d'ora dalla fine ha abbattuto una squadra in grado di reagire nonostante una stagione tra alti e bassi, in cui le difficoltà da affrontare hanno accompagnato la quotidianità. A sottolineare il carattere del gruppo è stato lo stesso tecnico dopo il successo di Monza (1-3 il risultato finale): «Abbiamo disputato un grande secondo tempo e vinto con merito. Dopo aver battuto il Parma - ha ribadito -, ci siamo ripetuti contro il Monza. Ora ci manca l'ultimo passo con il Verona per completare il nostro slam. Alcuni ragazzi hanno giocato non al meglio fisicamente, ma questo dimostra il loro spirito di sacrificio e l'attaccamento alla maglia». Senso d'appartenenza, dunque, ma anche la volontà di ottenere un risultato insperato fino a qualche mese fa. La stagione dell'Empoli è stata anomala, con qualche rimpianto di troppo, intervallata da una lunga striscia di partite senza vittoria e quella storica semifinale conquistata battendo la Juventus ai calci di rigore. Una dimostrazione di quanto il valore della rosa possa essere percepito in maniera differente in base ai risultati, in cui i giovani di belle speranze avrebbero meritato una classifica differente, magari con una salvezza più agevole. L'Empoli ha espresso un buon calcio, in alcuni momenti è riuscita a mettere in difficoltà le big, ma tutto ciò non è bastato per ribaltare le sorti di un intero campionato. Di fronte ci sarà il Verona, squadra all'andata battuta 4-1: quel lontano 8 dicembre sembrava l'inizio di un percorso netto, in cui magari Esposito e compagni avrebbero potuto esprimere il proprio credo, senza soffrire troppo. Il campo però ha emesso un giudizio differente. Il passato però lascia spazio all'attualità: in una notte da dentro o fuori le considerazioni sull'intera annata vanno messe da parte, l'intenzione è raggiungere l'unico risultato utile.