
Il presidente del Consorzio, Massimo Cristiani e le strategie in atto "Investiamo in agricoltura sostenibile contro i cambiamenti climatici. Grazie a questo impegno offriamo prodotti sicuri e di origine nazionale".
"Negli ultimi anni abbiamo affrontato grandi sfide, intensificato gli sforzi produttivi estendendo le aree di produzione lungo la penisola italiana e rivisto metodi e tempi di lavorazione in campo e a livello organizzativo", spiega Massimo Cristiani, Presidente di Selenella, Consorzio Patata Italiana di Qualità, in piena campagna di commercializzazione delle Patate Novelle.
"Nonostante le difficoltà dovute al cambiamento climatico siamo tornati a produrre in modo regolare e, quest’anno, siamo riusciti a superare perfino i numeri del 2020, ovvero l’anno di massima redditività registrato proprio durante il Covid – prosegue con soddisfazione – I consumatori di oggi giustamente pretendono prodotti sicuri, qualitativamente elevati e preferibilmente di origine nazionale, ed è quello che Selenella garantisce".
Per il Consorzio crescita continua e sostenibilità delle produzioni vanno di pari passo: "Portiamo grande attenzione – aggiunge il presidente – al rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema. Utilizziamo il metodo della produzione integrata e consigliamo ai nostri produttori la riduzione massima degli sprechi".
La filosofia sostenibile di Selenella è caratterizzata da un’agricoltura di precisione, dall’innovazione e dalla gestione oculata dell’acqua. Ed è per questo che il futuro del Consorzio include ulteriori investimenti in innovazione e tecnologia: i soci vogliono sostenere la filiera garantendo trasparenza, affidabilità e qualità, anche per dare valore e certezze economiche al territorio. Selenella vuole poi continuare a creare le condizioni per un’agricoltura sana e proficua, proteggendo i raccolti e riducendo anche l’impatto sull’ambiente. "In quest’ottica – prosegue Cristiani – abbiamo scelto di essere partner del progetto di ricerca P.A.T.A.T.A., - produrre aggregando tecnici e agricoltori, tutelando l’acqua - di cui è capofila Agripat e che è stato presentato nell’ambito dei convegni del Potato Symposium a Macfrut 2025".
Il progetto mira a dare linee guida e buone pratiche di innovazione organizzativa per i processi agricoli e di monitoraggio, per riuscire a stabilire l’applicazione di strategie di supporto alla pataticoltura italiana e a produrre tramite tecnologie innovative, mettendo a punto valutazioni esatte circa l’incidenza della tecnica di irrigazione nelle problematiche correlate alla presenza di elateridi e nell’impatto ambientale.
"Tecnologie all’avanguardia ci permettono di incrementare le rese e ottenere il massimo dalle coltivazioni anche in termini qualitativi: raccogliendo e analizzando tutti i dati provenienti dal campo, grazie a una rete di sensori e al know how degli agronomi, ci siamo posti l’obiettivo di aumentare la produzione riducendo contemporaneamente gli sprechi, l’impatto ambientale e i costi per le aziende agricole. Adottiamo innovazioni all’avanguardia sia nelle tecniche agronomiche che nei nuovi sistemi di conservazione", spiega il Presidente.
"La produzione di patate, carote e cipolle Selenella, inoltre, trae dall’impiego dell’agricoltura 4.0 altri vantaggi quali la prevenzione più efficace dalle malattie, la migliore efficienza delle colture, il risparmio economico e un uso più razionale delle risorse, in particolare quelle idriche", conclude Cristiani.
Selenella ha la leadership nel settore delle patate confezionate raggiungendo il 19,7% della quota di mercato a valore (dati Nielsen At 2023); il consorzio ha 10 soci a cui fanno capo 320 produttori distribuiti sul territorio nazionale, prevalentemente in Emilia Romagna. La produzione annua è intorno alle 60.000 tonnellate di patate. Numeri raggiunti grazie all’impegno e alla passione degli associati che riscuotono il gradimento dei consumatori.
Le patate Selenella sono coltivate nel rispetto della Produzione Integrata e in modo sostenibile. Il disciplinare di produzione del Consorzio prevede che Selenella venga coltivata con tecniche di Produzione Integrata che limitano al minimo l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, come fertilizzanti ed antiparassitari. Per quanto riguarda la sostenibilità, la patata è una coltura virtuosa perché la sua coltivazione è caratterizzata da un basso consumo di suolo per calorie prodotte, oltre che da emissioni di Co2 ridotte e da un uso limitato di acqua.