Leonardo Marras: "L’agricoltura è il motore della nostra economia"

FIRENZE L’agricoltura è anche un potente motore economico, un fattore di attrazione turistica e un tassello centrale dell’enogastronomia. Ne abbiamo parlato...

FIRENZE

L’agricoltura è anche un potente motore economico, un fattore di attrazione turistica e un tassello centrale dell’enogastronomia. Ne abbiamo parlato con Leonardo Marras, assessore alle attività produttive, economia, credito e turismo della Regione Toscana.

A proposito di turismo e agricoltura, state pensando a proposte specifiche?

"La tavola è il primo motivo di viaggio per visitare la Toscana, che è anche la prima in Italia per numero di esercizi di somministrazione. Per questo siamo al lavoro per ripensare il prodotto turistico legato a Vetrina Toscana e renderlo ancora più attrattivo. Siamo stati riconosciuti come meta preferita dagli italiani per le vacanze enogastronomiche e questo, oltre a renderci orgogliosi, ci spinge a implementare il nostro progetto".

Quali solo i numeri di Vetrina Toscana?

"Si parla di oltre 2mila imprese coinvolte, 300 eventi annuali, 500 schede sui prodotti tipici, 400 ricette tradizionali, una community di oltre 43mila follower, oltre 1.900 uscite sui media nel 2024. Sono poi interessanti anche i dati che ci restituisce uno studio MasterCard: la Toscana rappresenta circa l’11% della spesa per ristorazione nazionale ed equivale al 22% della spesa turistica complessiva regionale, in crescita del 15% rispetto al 2023, e con una forte connotazione internazionale (72%): gli statunitensi rappresentano il primo flusso (24% del totale ristorazione internazionale), in crescita e con un ticket medio alto (75 euro, più del doppio di inglesi, francesi e olandesi), mentre i tedeschi pesano meno della metà degli statunitensi e la ristorazione incide solo per il 17% sul totale della loro spesa".

Negli ultimi anni, oltre a parlare di turismo, si è focalizza l’attenzione anche sui problemi dell’overtourism. Cosa fare?

"Abbiamo approvato due leggi per iniziare ad affrontare il fenomeno e prevenire nuovi squilibri man mano che avanzerà: quella sulla cosiddetta ‘Toscana diffusa’, che traduce in norma un complesso di iniziative che ne definiscono i contorni e che allargano anche la prospettiva di quella che a livello nazionale è stata la ‘strategia delle aree interne’; e il nuovo Testo unico del turismo che affronta i temi dell’equilibrio, della sostenibilità e della capacità di governare i processi dove il turismo diventa ‘problematico’ e individua strumenti che sono all’avanguardia per affrontare la concentrazione in alcune destinazioni. Tra questi, la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di adottare un regolamento in cui individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche. Il turismo mordi e fuggi riguarda ormai solo le città d’arte più note, ma anche molti borghi. L’overtourism cambia le dinamiche sociali oltre a modificare la gestione di grandi flussi di visitatori".

Fabrizio Morviducci