Elettra Gullè
Agrofutura

La bellezza tra arte e tradizione. Visite guidate e laboratori

I volontari del Fai hanno svelato i segreti e le stanze di Palazzo Strozzi Sacrati, poi via a degustazioni e dimostrazioni

La bellezza tra arte e tradizione. Visite guidate e laboratori

Firenze, 12 giugno 2025 – Dalle visite guidate ai laboratori. Giornata ricchissima di eventi anche quella messa in campo ieri ad Agrofutura. Grazie ai volontari del Fai, si sono svolte delle visite all’interno di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale. Il palazzo rappresenta infatti una delle più significative espressioni dell’architettura civile fiorentina del XVII secolo, mentre i suoi interni, ricchi di affreschi e decorazioni di pregio, testimoniano il gusto dell’aristocrazia fiorentina tra il Seicento e l’Ottocento. Agli inizi del 1800 vennero aggiunti la nuova facciata su via dell’Oriuolo, i decori dei piani superiori e un giardino con voliera. Proprio in questo scenario suggestivo, nello spazio green all’aperto, si sono svolti laboratori che hanno rappresentato un viaggio tra gusto, tradizione e imprenditoria femminile.

A guidare l’esperienza sono state le donne dell’associazione Donne in campo, realtà nata all’interno della Confederazione italiana agricoltori per sostenere e valorizzare il lavoro delle imprenditrici agricole.

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Nella seconda e ultima giornata di Agrofutura festival, visite guidate con i volontari del Fai all’interno di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati. Poi spazio ai laboratori, illustrati dall’associazione Donne in campo, al fianco dell’imprenditoria femminile

“Ci occupiamo di progetti, iniziative, formazione, ma soprattutto di dare voce alle donne che ogni giorno vivono la terra”, ha spiegato Alessandra Alberti, coordinatrice regionale per la Toscana. Con lei anche Cecilia Piacenti, referente per Firenze, Prato e Pistoia. Il primo evento ha visto protagonista Olivart Srl di Bagno a Ripoli, azienda che coltiva ulivi e ortaggi secondo i principi dell’agricoltura integrata, con una serie di assaggi guidati di oli extravergine di oliva monovarietali.

Spazio poi alla lavanda con l’azienda Il Salceto di Rignano sull’Arno, guidata da Alessandra Antinori, che con tre generazioni della sua famiglia coltiva lavanda e ne ricava prodotti artigianali: saponette, oli essenziali, sacchetti profumati. Le mani delle partecipanti si sono intrecciate con le spighe appena raccolte, dando forma a ghirlande dal sapore antico. Infine, la Cipolla di Certaldo è stata la protagonista del terzo laboratorio, curato dall’azienda D’Ercole Luigina di Certaldo, tra le fondatrici di Donne in campo.

Attraverso degustazioni di composte spalmate sul pane, si è potuto riscoprire il sapore intenso di questo ortaggio, che vanta una storia lunga secoli: già Giovanni Boccaccio, nel Decamerone, ne celebrava la fama. Un laboratorio che ha unito storia, gusto e identità locale. Tutte le attività hanno registrato grande partecipazione, soprattutto da parte del pubblico femminile, molto attento e curioso. “Vediamo che gli adulti sono sempre più consapevoli, leggono con attenzione le etichette e vogliono capire davvero cosa c’è dietro un prodotto”, ha sottolineato Cecilia Piacenti.