
Mister Federico Barontini
Da calciatore Federico Barontini si era congedato ventiquattro anni fa dall’ambiente giallorosso. L’allora fantasista in questi giorni ha riabbracciato il Poggibonsi da allenatore (sulle orme familiari, visto che il padre Fabrizio, dei Leoni, è stato centrocampista e mister). Una differenza è nell’accento: "Vivo da un paio di decenni a Città di Castello e mi capita di mischiare il dialetto tifernate con l’inflessione pisana", racconta il tecnico.
Come si sta svolgendo la preparazione?
"Oggi iniziamo la fase a pieno ritmo, mattina e pomeriggio, dopo il periodo di conoscenza e di test fisici".
Sensazioni?
"Sono soddisfatto del team allestito per il campionato di serie D 2025-2026. Un lavoro di intesa con il presidente Giuseppe Vellini e il direttore sportivo Marcello Bucciarelli, attraverso vari colloqui. Abbiamo inserito, nella rosa, atleti validi dal profilo umano e nelle qualità sul campo, oltre che motivati e decisi a crescere e a mettersi in evidenza in un torneo impegnativo".
Barontini esordiente per la D, ma gran conoscitore dei dilettanti nazionali…
"Abitando a Città di Castello, ho avuto modo di seguire le formazioni umbre. A cominciare dal Trestina. Senza dimenticare Orvietana e Foligno".
Ora le doppie sedute, in previsione anche della prima amichevole...
"È ancora presto per i giudizi. Comunque, per l’impatto dei ragazzi, posso affermare che il Poggibonsi ha già un gruppo. Nonostante i grandi cambiamenti, vedo un buon mosaico, a valutare pure dal modo in cui i giovani si sono avvicinati a una realtà inedita".
Sul piano tattico? Circola una battuta tra gli appassionati: è naturale che la squadra di Barontini si affidi a un trequartista...
"Non mi ritengo un integralista nei moduli di gioco. Alleno da dodici anni, compresi i trascorsi nelle giovanili, e nel tempo ho adottato ogni soluzione. Chi ricopre mansioni da trequartista, possiede le doti per spostare gli equilibri in una gara ‘bloccata’. Ma a parte questo, conterà scoprire le caratteristiche di tutti i componenti del team. Per poi adattarci a tali potenzialità quando si tratterà di individuare lo schieramento. È il compito dello staff".
Paolo Bartalini
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