CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Whirlpool, 300mila pezzi prodotti: "Record negativo, futuro a rischio"

L’allarme dei sindacati dopo l’incontro con l’azienda: "Nel 2019, anno critico per il Gruppo, produzione a 379mila unità, subito un tavolo al ministero". Il Gruppo: "Confermati gli investimenti in viale Toselli".

Whirlpool, 300mila pezzi prodotti: "Record negativo, futuro a rischio"

L’andamento negativo del mercato europeo rischia di avere conseguenze sulla Whirlpool di Siena. E’ quanto denunciano i sindacati dopo l’incontro di ieri a Roma con i vertici aziendali: i volumi di produzione in Europa nel 2023 prevedono un calo del 11,6% rispetto alle previsioni iniziali e del 16,6% rispetto al 2019. Tutti gli stabilimenti registrano una contrazione anche rispetto ai volumi del 2019, tranne Comunanza. Nonostante il calo di fatturato, il secondo trimestre mostra comunque un miglioramento dell’Ebit (utile operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte) pari all’1,7%. Whirlpool ha annunciato che nel 2023 saranno spesi 102 milioni di euro tra prodotto, processo, ricerca e sviluppo per tutti gli stabilimenti: "Gli investimenti in Italia sono stati confermati, anche a Siena dove 2 milioni di euro sono già stati attivati con nuovi processi e attività robotizzate – afferma l’azienda –. Whirlpool prevede di continuare l’anno gestendo la flessibilità produttiva dovuta alla crisi di mercato con gli ammortizzatori ordinari, senza far ricorso a solidarietà o cassa integrazione straordinaria".

Ma i sindacati insorgono: "Questa settimana l’Antitrust del Regno Unito si pronuncerà sulla nascita della newco con Arçelik, mentre il 23 ottobre si attende l’Antitrust europeo. Quanto al Governo italiano, risulta che abbia notificato a Whirlpool la mancata opposizione all’operazione – sottolineano le organizzazioni sindacali – e non ci risulta che siano state apposte condizioni di sorta. Restano senza risposta le domande sul futuro dei siti e dei lavoratori". "Preoccupazione" esprime Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil di Siena: "Alla fine dell’anno a Siena saranno prodotti 300mila pezzi, mentre nel 2019, considerato l’anno critico di Whirlpool, si era arrivati a 379mila pezzi. L’azienda ha confermato l’assenza di un piano industriale". E ancora: "Siena è il sito dove Whirlpool ha investito meno: solo un milione di euro per adeguare i macchinari ai nuovi standard Ue, inoltre c’è un calo dei livelli occupazionali". Concorde Giuseppe Cesarano, leader della Fim Cisl di Siena: "La situazione è preoccupante. Non c’è un piano di rilancio per Siena: fino a dicembre si lavorerà solo 10 giorni al mese. Bisogna alzare il livello di allerta. Regione e istituzioni locali devono mettere Whirlpool tra le priorità del governo centrale. Siena o si rilancia o si chiude".