PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Microcredito di solidarietà. Prestiti per 588mila euro

Approvato il bilancio 2024 della Società, attenzione ai sostegni sociali. Finanziamenti erogati a famiglie e microimprese in difficoltà.

Il presidente Giorgio Pernici

Il presidente Giorgio Pernici

L’assemblea dei soci del Microcredito di Solidarietà ha approvato il bilancio d’esercizio 2024. La Società, di cui Banca Mps è cofondatore con una partecipazione del 40%, conferma l’impegno – dalla sua fondazione nel 2006 – a favore di famiglie e microimprese in difficoltà, attraverso il sostegno economico: sono soggetti difficilmente bancabili, per lo più famiglie e persone fisiche e in numero limitato microimprese. Dalla sua costituzione ad oggi il Microcredito di Solidarietà ha concesso 3.364 prestiti per un totale di 11.322.523 euro.

"Nel 2024 la Società – sottolinea il presidente Giorgio Pernici – ha proseguito la sua strategia aziendale di attività di erogazione in grado di ragionare, oltre che in termini di capitali e risultati economici, finanziari e patrimoniali, anche in termini di capitale umano, sociale, relazionale ed ambientale. Il valore del nostro lavoro va letto nei piccoli gesti e nell’aiuto alle fasce più deboli".

Ed ecco i numeri del 2024: l’attività del Microcredito è proseguita in linea con quella dell’anno precedente, con 150 prestiti erogati per un totale di 588.764 euro, registrando un lieve incremento del volume degli impieghi rispetto al 2023 (+ 1,4%). L’esercizio si è chiuso con un utile di 35.528,48 euro. Sono state prevalenti le erogazioni di prestiti sociali (145 per complessivi 537.764 euro, pari al 91,3% del totale) rispetto a quelle di finanziamenti produttivi a favore di microimprese (5 per complessivi 51mila euro, pari all’8,7%).

Dall’analisi delle motivazioni delle domande di prestito pervenute (pari a 185, di cui 175 per il microcredito sociale e 10 per quello produttivo), la ’copertura di fabbisogno di liquidità’ si è riconfermata come principale motivazione delle richieste delle persone fisiche, seguita da bisogni relativi a ’educazione, formazione’, ’ristrutturazione debiti’, ’acquisto mezzi di trasporto’, ’esigenze abitative’, ’pagamenti e acquisti urgenti’, ’motivi di salute’. Per il microcredito produttivo le motivazioni hanno riguardato principalmente esigenze come ’spese di start up’, ’acquisto macchinari’, ’acquisto arredamenti’, ed in minima parte formazione. La distribuzione dei richiedenti per classi di età evidenzia la prevalenza nella fascia fra i 31 e 55 anni, più del 55% del totale; in flessione le domande degli over 55. In merito al genere dei richiedenti, confermata la prevalenza del maschile e la riduzione della forbice tra le richieste provenienti da italiani rispetto a quelle di stranieri.