PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Volano i conti Mps . Utile netto 413 milioni. Performance del credito e minori costi operativi

In aumento la redditività, mentre i ricavi hanno risentito della diminuzione del margine di interesse, legato ai tassi. . Il risultato operativo netto è cresciuto a 447,7 milioni di euro.

In aumento la redditività, mentre i ricavi hanno risentito della diminuzione del margine di interesse, legato ai tassi. . Il risultato operativo netto è cresciuto a 447,7 milioni di euro.

In aumento la redditività, mentre i ricavi hanno risentito della diminuzione del margine di interesse, legato ai tassi. . Il risultato operativo netto è cresciuto a 447,7 milioni di euro.

"Risultati eccellenti, una performance commerciale estremamente forte e requisiti patrimoniali fra i migliori nello scenario bancario": con questi termini Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Mps, ha presentato ieri i risultati consolidati al 31 marzo, il primo trimestre 2025, così come approvati dal Cda, presieduto dall’avvocato Nicola Maione. Banca Mps ha archiviato il primo trimestre del 2025 con utile netto di 413 milioni di euro, in aumento del 24,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che conferma il buon momento dell’istituto senese, rafforzato anche da un Cet1 ratio fully loaded post Basilea 4 che raggiunge il massimo storico del 19,6%.

A trainare i conti trimestrali sono il risultato operativo netto, pari a 448 milioni di euro, e il risultato ante imposte, a 397 milioni. I ricavi complessivi del gruppo ammontano a 1.007 milioni, in linea con il primo trimestre 2024 (-0,5%). Aumenta il volume d’affari creditizio, ovvero la clientela che affida i suoi risparmi e aumentano i mutui. Mps segnala infatti la crescita delle commissioni nette (+8,9%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%). La crescita delle commissioni nette e degli altri ricavi della gestione finanziaria ha quasi integralmente compensato la contrazione del margine di interesse (-7,5%), penalizzato dalla riduzione dei tassi. I ricavi del primo trimestre 2025 risultano in aumento rispetto al precedente (+1,1%). Il margine di interesse è risultato pari a 543 milioni di euro, in calo del -7,5% rispetto allo stesso periodo 2024 (-44 milioni), risentendo della dinamica dei tassi di interesse, che ha comportato minori interessi attivi, in parte compensati dal minor costo della raccolta.

Le commissioni nette, pari a 398 milioni di euro, evidenziano una significativa crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo del 2024 (+8,9%, pari a +32,6 milioni). Il positivo andamento è stato registrato sia sulle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+15,0%, pari a +27,7 milioni) sia sull’attività bancaria commerciale (+2,7%, pari a +4,8 milioni). Il risultato del primo trimestre 2025 è superiore rispetto al trimestre precedente (+6,5%), grazie all’effetto combinato di maggiori proventi registrati sull’attività di gestione/intermediazione e consulenza (+21,0%, pari a +36,9 milioni) e di una flessione sul comparto dell’attività bancaria commerciale (-6,3%, pari a -12,5 milioni). I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 16 milioni di euro, in calo di 3 milioni anno su anno. Il risultato del primo trimestre 2025 si pone in flessione rispetto al trimestre precedente (-10 milioni) per il minor apporto delle società assicurative e OICR.

Sono aumentate le spese legate al personale: gli oneri operativi sono risultati pari a 472 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto al primo trimestre 2024, principalmente per effetto dell’aumeno delle retribuzioni.

Pertanto il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 535 milioni, in flessione del 2,8% rispetto al primo trimestre 2024 e in crescita del 3,0% rispetto al trimestre precedente (520 milioni). Il risultato operativo netto è pari a 448 milioni, in crescita sull’anno scorso e sull’ultimo trimestre. I volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono pari a 198,2 miliardi, in crescita di 1 miliardo rispetto al 31 dicembre 2024.

Nel confronto anno su anno si assiste ad una crescita della raccolta indiretta di 3,5 miliardi, sia per l’aumento del risparmio amministrato (+2 mld), sia del risparmio gestito (+1,5 mld). I finanziamenti clientela si sono attestati a 78,6 miliardi, in crescita soprattutto sui mutui (+1,3 mld) e sui conti correnti (+0,2 mld).