Non è bastato prorogare la scadenza dell’iniziativa ’Vetrine in festa’ per portare a casa un numero sufficiente di adesioni da parte dei proprietari dei fondi sfitti nel centro storico di Siena. Nonostante l’amministrazione comunale avesse offerto un contributo di 250 euro ciascuno affinché concedessero ad artisti ed esercenti la possibilità di utilizzare gli spazi sfitti durante il periodo natalizio, la disponibilità è arrivata solo da cinque privati, a cui si è aggiunto lo stesso Palazzo pubblico con un locale di proprietà.
L’iniziativa era stata pensata per rivitalizzare un centro storico sempre più caratterizzato da chiusure di negozi e attività. L’occasione di invertire il trend poteva essere ’Vetrine in festa’. L’obiettivo era dunque creare una sorta di centro commerciale naturale tra via Montanini, Banchi di Sopra, Banchi di Sotto e via di Città. In quest’area sono stati censiti infatti 35 fondi sfitti: con le festività natalizie potevano tornare a nuova vita, grazie alle 25 domande di artisti, artigiani e commercianti, pronti ad aprire nuove vetrine. A spiegare i motivi della risposta ’fredda’ all’iniziativa, sono le associazioni di categoria. "E’ mancata la disponibilità dei proprietari dei fondi a concedere gli spazi – spiega Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena –. Il motivo? Un po’ temono l’impegno e un po’ il fatto che la cifra stanziata dal Comune non è sufficiente". Pracchia entra nel dettaglio: "Parliamo di locali sfitti da parecchi anni, quindi con le utenze disdette. Solo riattivare l’energia elettrica ha un costo, c’è poi da pulire il locale e renderlo accogliente. Insomma, 250 euro non bastano". E infine: "L’iniziativa era bella, ma richiedeva tempistiche e un coinvolgimento diverso dei proprietari – conclude –. Penso per esempio ad altre agevolazioni come un sconto sull’Imu o su altro ancora".
Concorde il presidente di Confesercenti Siena, Leonardo Nannizzi: "L’idea è lodevole e ha la sua valenza, ma è difficile entrare nella sfera dei privati sia per le tempistiche dell’organizzazione sia perché è la prima volta per tutti gli attori. I costi per riattivare le utenze e ripulire i locali disincentivano". Nannizzi poi propone: "In futuro si potrebbero abbellire questi spazi con immagini del Sipa, magari in bianco e nero, ritraenti il centro storico 50 anni fa". Da parte sua, l’assessore al Decoro urbano, Barbara Magi, allarga le braccia: "Dispiace constatare solo una parziale risposta da parte dei proprietari di fondi rispetto a un’iniziativa indirizzata alla tutela del decoro urbano e quindi di tutta la comunità, oltretutto in un periodo come quello natalizio che auspichiamo frequentato ancor di più da senesi e turisti. La speranza è che l’iniziativa ponga l’attenzione su una problematica su cui l’amministrazione continuerà a lavorare anche attraverso i controlli della Municipale".