
SIENA
Trenta minuti di faccia a faccia per decidere una linea comune sul caso Whirlpool. Tanto è durato l’incontro di ieri tra le organizzazioni sindacali, il sindaco Nicoletta Fabio, il vice Michele Capitani, il parlamentare Francesco Michelotti (FdI) e il capo di Gabinetto Alessandro Manganelli. Il summit è stato propedeutico all’appuntamento di questa mattina in Regione, dove si riunirà il tavolo di monitoraggio con il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, Valerio Fabiani.
Il primo risultato del faccia a faccia a Palazzo pubblico è una lettera indirizzata al Governo, e in particolare al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, per tenere alta l’attenzione sul futuro dei lavoratori della Whirlpool, per salvaguardare l’insediamento produttivo senese.
"In attesa della pronuncia dell’Antitrust prevista entro il 23 ottobre – ha detto il sindaco Fabio –, ho deciso di rivolgermi direttamente al Governo per capire come garantire al meglio l’insediamento produttivo, i lavoratori e le famiglie senesi. Al momento non sappiamo quali siano le intenzioni della nuova proprietà, visto che le prossime azioni riguarderanno l’intera area europea e non solo: per questo dobbiamo cercare di non farci trovare impreparati, instaurando un dialogo diretto con il Governo". E infine: "Attenderemo gli esiti del tavolo regionale – la conclusione – al quale parteciperà il vicesindaco Capitani. Cercheremo di muoverci in maniera unitaria e compatta per la tutela dei posti di lavoro".
A fare da garante del filo diretto con Roma, il parlamentare Michelotti, che si è impegnato in questo senso.
Cauta soddisfazione è stata espressa dai sindacati: "Oggi c’è stato uno scambio di informazioni – ha spiegato la segretaria della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero –, perché la situazione non è cambiata molto dall’incontro con l’azienda del 25 settembre. La novità di oggi è che Comune e Regione solleciteranno il Governo nazionale: la partita va portata ad altri livelli".
Categorico il leader della Fim Cisl di Siena, Giuseppe Cesarano: "Il Governo deve darsi una mossa, la crisi del sito Whirlpool a Siena sarebbe una ’bomba’ sociale. Apprezziamo la lettera inviata a Roma, perché è necessaria la volontà politica di far ripartire lo stabilimento di viale Toselli. Serve un tavolo nazionale, per capire il piano industriale di Whirlpool e fare in modo che contempli il sito senese". Massimo Martini, segretario della Uilm di Siena, e Gianni Bassani dei Cobas Lavoro Privato hanno ricordato la cassa integrazione in corso ogni mese, mentre la consigliera regionale Pd, Anna Paris, ha evidenziato: "Il confronto si deve svolgere a Roma, poiché Whirlpool ha stabilimenti sull’area Emea e il nuovo gruppo controllerà fabbriche situate nella medesima area. È di competenza del Governo e non della Regione aprire o meglio riaprire il tavolo. Ognuno deve fare la sua parte".