
Più di 240 pazienti in un anno con una diagnosi di ricovero legata a droga o alcol, in pratica 20 al mese, quasi uno ogni due giorni. Il picco, in tutta l’Asl Sud Est, si registra nella nostra provincia che strappa il triste record, con 75 ingressi in ospedali dell’Asl (a cui si devono sommare quelli delle Scotte). Sono i numeri che emergono dalla relazione sanitaria dell’Asl Sud Est relativi al 2021. Il report fa anche luce su un’altra piaga: il ‘distress emotivo’ manifestato dal 22% dei ragazzi della nostra Asl. Tra le cause, si legge, anche la deprivazione del sonno derivata dell’uso eccessivo di smartphone e tablet nelle ore notturne che riduce le ore di sonno a meno di sette a notte. A fare il punto sullo stato di sofferenza nella nostra provincia è Thierry Starnini, psichiatra e psicoterapeuta, responsabile del SerD di Siena.
Dottore, i senesi che bussano al SerD sono aumentati?
No, i numeri sono in linea a quelli dell’anno scorso. Ma ci sono molti giovani e sono questi che hanno maggiori problemi, sia per l’uso di sostanze sia per l’aumento dei problemi psichici in questi stessi pazienti.
Ci sono anche minorenni?
Anche 15enni. Si tratta di casi complessi: spesso l’intervento è richiesto dai genitori per affrontare la dipendenza o per risolvere problemi legali legati alle stesse dipendenze. I loro problemi possono riguardare l’uso di sostanze o l’abuso di alcol e, sempre di più, la dipendenza cosiddetta virtuale (da social, videogiochi, giochi di ruolo).
Soprattutto alcol.
La complessità in aumento è legata all’aumento dei casi con sofferenza psichica. L’alcool viene utilizzato dai giovani principalmente durante il fine settimana, sempre più frequentemente con la pratica del ‘binge drinking’: concentrare una forte assunzione in un breve lasso usando l’alcol per sballare, come se fosse una sostanza. Questo porta ad un tasso di alcolemia pericolosamente elevato, con il rischio del coma etilico. Il modo di consumare alcol è peggiorato, ed essendo usato solo in una breve parte della settimana, illude i consumatori di continuare ad esercitare il diritto di scelta se bere o meno. Non è presente la dipendenza fisica, ma solo quella psichica che li porta a non immaginare una festa senza alcol.
Quali le altre dipendenze?
Stanno aumentando quelle legate ai social e al gioco, soprattutto online nei più giovani. Si va dai Gratta e Vinci e slot fino ai giochi in Rete. Grazie agli smartphone non c’è più bisogno di uscire per giocare ed è più facile sviluppare dipendenza virtuale.
Un nemico nuovo o già noto?
Complesso. Per aiutare a combattere la dipendenza dall’eroina, abbiamo i farmaci sostitutivi come il metadone. Per le dipendenze virtuali non esistono farmaci sostitutivi. L’aiuto più grande è di tipo psicologico, individuale o in gruppi.
Per chi è più facile cascarci?
Per chi presenta una certa solitudine, chi si chiude in casa davanti agli schermi virtuali o anche fuori sempre collegato ossessivamente tramite il cellulare o passa tempo con pari con gli stessi problemi. In molte famiglie i genitori lavorano entrambi, hanno meno tempi per i figli, tornano a casa molto stanchi. La ’classica’ famiglia con nonni e genitori abbastanza presenti, aiutava a prevenire. Ora, a volte, gli stessi genitori possono presentare dipendenze virtuali.
Cosa può aiutare?
Avere uno stile di vita relazionale con attività sportiva e soprattutto relazioni di amicizia dal vivo con cui ci si diverte in modo sano previene queste situazioni e aiuta i ragazzi a strutturarsi in modo sano.
E sul fronte consumo di droga?
Registriamo una flessione dell’eroina, e un chiaro aumento delle sostanze eccitanti come cocaina o apparentemente entactogene come il classico alcool e l’ecstasy. I cannabinoidi sono spesso presenti: vengono considerati una droga leggera, cosa non vera: portano anche loro a dipendenza e la quantità di Thc presente è fortemente aumentata rispetto al passato. Ha un’azione psichica molto forte e siamo ben lontani da quella consumata negli anni Settanta.
Il disagio è intercettato?
Spesso sia genitori di minori che con figli fino ai 25-30 anni vengono a chiedere aiuto ed esprimono il loro disagio sulle conseguenze psichiatriche delle dipendenze come depressione, ansia e perfino psicosi. Ma quando la dipendenza è virtuale è tutto ancora più difficile.
Un consiglio per tutti i ragazzi che oggi si trovano in difficoltà.
Non abusare dello smartphone per non trascurare incontri dal vivo e fate attività sportiva. E se vi sentite in difficoltà non esitate a parlare con chi lavora per aiutarvi.
cla.cap