Omicron, Centaurus, Cerberus e Gryphon. La giungla delle varianti Covid

Dalla Cina torna la minaccia della pandemia: con la professoressa Maria Grazia Cusi viaggio fra i tanti virus in circolazione

Siena, 5 gennaio 2023 - Ancora dalla Cina, dove tutto è iniziato tre anni fa, torna la minaccia Covid, che potrebbe far spronfondare il mondo in una nuova pandemia: la paura è legata all’eventuale comparsa in qualche angolo del mondo dell’ennesima variante, diversa da Alfa, Delta o Omicron, in grado di sfuggire ai vaccini e non riconoscibile alla memoria immunitaria.

La professoressa Maria Grazia Cusi, docente universitaria
La professoressa Maria Grazia Cusi, docente universitaria

Eccoci dunque alla tempesta di virus del momento, aggravata dall’influenza stagionale ’australiana’, che può manifestarsi insieme al Sars-CoV-2: il quadro è tracciato dalla professoressa Maria Grazia Cusi, docente universitaria e direttrice del Laboratorio di Microbiologia e virologia del policlinico Le Scotte.

Come è la situazione Covid attuale?

"I dati epidemiologici riportano un trend in diminuzione dei casi positivi per Covid nell’ultima settimana di dicembre. Può darsi che il dato sia sottostimato poiché molti soggetti non denunciano la malattia e molti sono asintomatici e quindi non sanno di avere l’infezione da Sars-CoV-2".

Quali varianti sono in circolazione in Italia e quali le caratteristiche?

"In base ai dati dell’ultima survey eseguito in Italia alla fine di dicembre, con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità, la quasi totalità dei casi è dovuta alla variante Omicron, con il lignaggio BA.5 predominante (91%). All’interno del lignaggio BA.5 sono stati identificati molti differenti sotto-lignaggi. Tra questi, i più frequenti sono BQ.1.1, chiamato ‘Cerberus’ (31%) e BF.7 (10%). Il cosiddetto ‘Centaurus’, BA.2.75, è presente in bassissima percentuale. Non sembra che Cerberus e i suoi cugini causino una malattia più grave, tuttavia questa variante è più contagiosa di altre perché riesce ancor meglio ad evadere il sistema immune".

E nel resto del mondo?

"Sono all’incirca le stesse varianti che circolano in Italia, magari in percentuali diverse".

Perché la situazione attuale in Cina spaventa?

"Perché le notizie vengono filtrate e non è noto realmente il numero dei casi e dei decessi. Tuttavia, sembra che le varianti presenti in Cina siano BF.7, BQ.1.1 e XBB.1 (Gryphon) un ricombinante di due varianti Omicron, presenti anche in altri Stati".

Sono necessari secondo lei i tamponi a chi arriva dalla Cina?

"Sono necessari, ma andrebbero eseguiti su tutti i passeggeri che arrivano in Italia, non solo direttamente dalla Cina, ma anche con voli indiretti. È difficile evitare la circolazione di nuove varianti solo con il controllo dei tamponi in aeroporto".

E’ possibile una nuova minaccia o ricaduta mondiale?

"Spero proprio di no, anche perché siamo tutti esausti, ma è difficile prevederlo. Questo virus si è rivelato inaspettatamente così abile a mutare, a superare le difese dell’ospite, andando oltre le previsioni fatte da eminenti scienziati".

La concomitanza con altri virus stagionali sta complicando la situazione?

"Certamente. Negli anni passati, pre-pandemia, non abbiamo registrato un numero così alto di infezioni da virus respiratori, come influenza, respiratorio sinciziale, adenovirus ed altri. In particolare, sono stati colpiti neonati e bambini, anche con infezioni congiunte di due o più virus allo stesso tempo".

Sono stati riscontrati casi di positività Covid e influenza?

"Sì, ci sono stati anche questi casi".

Infine, i vaccini fatti sono ancora efficaci? Siamo ancora protetti/immuni?

"Siamo protetti dalla malattia grave: questo è accertato. Tuttavia sia il soggetto vaccinato che quello che ha avuto il Covid può essere infettato da queste nuove varianti perché la loro proteina Spike subisce dei cambiamenti, che la rendono capace di sfuggire agli anticorpi e quindi di infettare".