
La macelleria Ricci ha festeggiato i 150 anni di attività in piazza a Castelmuzio, da dove è partita la prima attività spostata anche a Trequanda
È una storia che si fa fatica a credere quella della macelleria Ricci, oggi a Trequanda ma con il cuore saldamente radicato a Castelmuzio. "Una decina di anni fa – racconta l’attuale titolare Enrico Ricci il quale gestisce l’esercizio insieme alla onnipresente moglie Rossana Gonzi – ho deciso di intraprendere delle ricerche all’anagrafe del Comune di Trequanda e grazie all’aiuto dell’incaricato Luisa Fierli, ma anche consultando gli archivi parrocchiali, sono riuscito a ricostruire la storia di questa attività legata a doppio filo fin dal suo nascere alla nostra famiglia".
Secondo i registri anagrafici l’attività già esisteva nel 1890 ma in realtà il bisnonno di Enrico, Luigi Ricci, era registrato con la professione di “mazaiolo” già dal 1879. Un’attività cominciata cinque anni prima. Si frequentavano campagne e poderi dove c’era la disponibilità di un maiale o un vitello. Un lavoro invernale per la totale assenza di sistemi di refrigerazione.
La carne era cibo prezioso, destinato a famiglie locali della borghesia agraria. Le carni fresche venivano conservate in cantine buie, profonde e scarsamente arieggiate. La macelleria in pianta stabile fu messa in piedi dal nonno di Enrico intorno al 1890. Il nostro Enrico nasce nel 1955 ed è sempre presente in bottega. Purtroppo suo padre viene a mancare quando lui ha sei anni, ma sua madre Nella Franci non si perde d’animo e continua l’attività alternandola con altre occupazioni.
"Da piccolissimo accompagnavo mio padre nelle campagne e al mattatoio, poi sono sempre stato in bottega, a volte solo, quando mia madre ha preso in mano l’attività. È stato chiaro fin da bambino che avrei continuato l’attività di famiglia. Ho frequentato professionisti che mi hanno permesso di migliorare ma ci ho messo tanto del mio e in parte mi considero un autodidatta". Enrico eredita un frigorifero degli anni fra il 1925 e 1930, quindi risalente all’avvento dell’elettrificazione a Castelmuzio. Solo nei primi anni ’70 viene sostituito con un frigorifero moderno. Prima di allora si refrigerava con le stanghe di ghiaccio che arrivavano dalle zone in cui nevicava come l’Amiata.
All’età di 18 anni Enrico riesce a ottenere l’esonero dal servizio militare perché figlio unico e così può avere luogo la cessione dell’attività nelle fattezze attuali e col nome di macelleria Enrico Ricci snc. L’attività nel frattempo si sposta parzialmente nel capoluogo Trequanda. All’inizio Enrico e Rossana sono dipendenti dell’Azienda Agricola Trequanda per poi vedersela definitivamente affidata.
Domenica 25 maggio Rossana ed Enrico hanno deciso di festeggiare i 150 anni di attività di famiglia, e l’hanno fatto a modo loro riempiendo i vicoli del borgo medievale con punti di degustazione ricolmi di prelibatezze. "Voglio ringraziare proprio tutti, cioè l’intero paese ma anche tutti i nostri clienti che ci hanno consentito di essere quello che siamo – spiega Enrico –. Con i clienti abbiamo costruito uno scambio anche culturale che ci ha permesso di crescere professionalmente, e poi ho trovato anche validissimi collaboratori partecipi del nostro successo, in primis il giovane Simone Pezzuoli. Senza tutto ciò non avremmo raggiunto i traguardi come quello del Salone del Gusto e del Presidio Slow Food. Desidero ringraziare tutti i castellini, comprese le associazioni, l’amico Giorgione il quale ha partecipato alla festa, il sindaco di Trequanda Andrea Francini, nostro fervente promotore e tantissimi altri come l’ex direttore dell’associazione allevatori Paolo Montemerani".