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Un nodo blu per battere il bullismo L’istituto di Poggibonsi in prima linea

Studenti e docenti insieme per riflettere su Rete e relazioni "Tutto quello che facciano digitalmente ricade su di noi"

Un nodo blu per battere il bullismo L’istituto di Poggibonsi in prima linea

Speciali gioielli dal nodo blu per contrastare il fenomeno del bullismo. Li hanno realizzati, con il coordinamento della professoressa Silvia Cortigiano, gli alunni della prima e della seconda B della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo 1 di Poggibonsi, che ha aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione contro i soprusi. Il simbolo del nodo blu fa da motivo conduttore alle manifestazioni e anche da Poggibonsi arriva dunque un importante contributo.

Attraverso riflessioni e momenti all’insegna della creatività. Studenti, docenti e collaboratori scolastici hanno lavorato sul significato di tali pericolosi comportamenti. "Parlarne a scuola è una delle strategie migliori per prevenire l’insorgere di comportamenti prepotenti e prevaricanti" si spiega dall’Istituto poggibonsese. La terza B della secondaria di primo grado, guidata dalla professoressa Simona Del Bravo, ha riflettuto sull’importanza di evitare un linguaggio violento. Mediante ‘Il Manifesto della comunicazione non ostile’ i ragazzi hanno discusso sul valore delle parole per favorire comportamenti rispettosi e civili.

Importante è utilizzare un linguaggio adeguato anche in Rete: "Tutto quello che facciamo digitalmente ricadrà sempre su di noi e sugli altri - scrivono gli stessi allievi - quindi non fare mai cose che nella realtà non fareste". L’impegno dell’Istituto diretto da Annarita Magini è andato avanti grazie pure agli alunni della seconda D della Vittorio Veneto, con le maestre Simona Niccolai e Simona Izzo, che hanno dato spazio nei loro progetti alla prevenzione di tutte le situazioni che portano a condotte discriminatorie. I bambini hanno parlato del significato di inclusione e del fare gruppo leggendo quotidianamente una pagina dell’albo illustrato ‘Le parole per stare insieme’ di Gloria Francella. Successivamente hanno assemblato pensieri e riflessioni raccogliendo le loro idee sul cartellone con la scritta ‘No al bullismo, sì al bellismo’R.

Paolo Bartalini