Ufficio postale chiuso. Il sindaco di Rapolano: 'Pronti a occupare la sede'

A Rapolano TErme. Per protestare contro la mancata riapertura dell'ufficio postale, ancora chiuso dal furto con esplosivo al bancomat del 20 febbraio

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Rapolano Terme (Siena), 30 maggio 2020 - Per protestare contro la mancata riapertura dell'ufficio postale, ancora chiuso dal furto con esplosivo al bancomat del 20 febbraio, la giunta comunale di Rapolano Termeè stata convocata il 4 giugno dal sindaco Alessandro Starnini davanti alla sede provinciale di Poste italiane a Siena. Il primo cittadino ha anche annunciato che la giunta è pronta «ad occupare l'ufficio dei responsabili di Poste qualora non inizino i lavori e senza una data certa sulla riapertura». «L'amministrazione - spiega Starnini - ha sollecitato ripetutamente la direzione di Poste Italiane per riaprire al più presto l'ufficio del paese. Nonostante le promesse, però, non sono iniziati neppure i lavori di ristrutturazione». «Poste Italiane - conclude - non ha mai mantenuto gli impegni presi con il Comune». Critico con Poste Italiane anche il sindaco di Fucecchio (Firenze) Alessio Spinelli che ha scritto al prefetto del capoluogo toscano per segnalare che, rimanendo l'ufficio postale di Massarella aperto un solo giorno a settimana, in «situazioni normali si creano code allo sportello, il giorno di ritiro delle pensioni le attese diventano insostenibili con gravi disagi per le persone anziane», costetti anche a una «lunga attesa sotto il sole». «Non è una situazione da paese civile», commenta.