Prof esalta Hitler, sequestrato profilo Twitter. Il rettore: "Deve smettere di insegnare"

Siena, la bufera per le frasi scritte dal docente. La procura ha aperto un fascicolo

L'incontro con studenti e docenti all'università di Siena dopo il tweet nazista (Dipietro)

L'incontro con studenti e docenti all'università di Siena dopo il tweet nazista (Dipietro)

Siena, 3 dicembre 2019 - "E' necessario procedere nella maniera più diretta e spedita affinché questi fatti siano perseguiti. Lo abbiamo fatto attraverso un esposto alla procura della Repubblica presso il tribunale di Siena» e «con l'avvio di un procedimento disciplinare che ovviamente seguirà le strade dettate dai nostri regolamenti interni. Quel tipo di comportamenti non deve trovare spazio nei nostri atenei. Vogliamo fare chiarezza e capire come impedire a questo professore di continuare a insegnare».

Sono le parole del rettore di Siena Francesco Frati sulla vicenda che coinvolge il professore dell'università di Siena Emanuele Castrucci, autore di un tweet pro Hitler che ha provocato una bufera mediatica in tutta Italia. Sul caso, oltre agli esposti della Regione Toscana e della stessa università di Siena, c'è l'indagine della procura di Siena, che ha aperto un fascicolo.

L'ipotesi di reato è propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo. Intanto, sempre la procura, ha disposto il sequestro preventivo del profilo Twitter del professore, sequestro che materialmente verrà eseguito dalla polizia postale. Intanto c'è stata una riunione con professori e studenti dell'università alla facoltà di lettere. Riunione per riflettere su quanto accaduto. 

«A me nessuno studente aveva segnalato questi casi», dice il rettore di Siena. Che prosegue: «Anche io ieri leggendo indietro i tweet del professore - ha proseguito Frati - sono rimasto abbastanza sconvolto, si tratta di una escalation. Alla luce di quello che abbiamo letto ieri sicuramente qualche mese fa avremmo potuto capire che c'era qualcosa di strano, ma si trattava di tweet molto meno virulenti di quello clamoroso pubblicato due giorni fa».

"Oggi c'è tanto bisogno di riaffermare principi di scientificità di fronte ad una deriva per cui ogni idea può essere messa in discussione: dai cambiamenti climatici, che per tanti non esistono, fino addirittura ai valori fondanti della nostra repubblica, che sembrano essere per alcuni temi da fine settimana". Così il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, parlando del caso dei tweet filonazisti.