Truffe agli anziani, ancora segnalazioni "Bene informati. E chiamano al fisso"

La figlia di una pensionata over 90 che è stata raggirata in queste ore mette in guardia le persone . Alla questura sono giunti altre 11 casi ma in uno solo la banda è riuscita a portare via il bottino

di Laura Valdesi

SIENA

Così bravi. Organizzati. Impeccabili. Capaci di interpretare il copione nel quale ognuno ha il proprio ruolo. Colpiscono e poi svaniscono nel nulla. "Fantasmi", li ha definiti il questore Pietro Milone lanciando l’allarme truffe agli anziani. Ed invitando a non consegnare denaro e gioielli a sconosciuti. Meglio chiamare i familiari oppure le forze dell’ordine. L’ondata di raggiri non è finita visto che sono stati undici i nuovi tentativi di approfittare dei pensionati ma solo uno è andato a buon fine aggiungendosi a quelli già registrati dalla polizia; quattro, di cui tre andati a vuoto a conferma che le campagne di prevenzione e il passaparoloa funzionano.

"Siate diffidenti e accorti. Il consiglio che posso dare è di non rispondere al telefono fisso, è quello che usano per agganciare la persona ed avere il primo approccio. Se non riconoscete voci familiari riabbassate. E non fate entrare persone sconosciute in casa". Parole dal cuore quelle della figlia di una donna ultranovantenne di Siena che è stata appunto truffata nelle ultime ore. Accetta di raccontare quanto è accaduto per mettere in guardia le persone ed evitare che consegnino loro denaro e gioielli. Alla pensionata – peraltro molto lucida e autonoma – hanno preso il denaro che si era appena fatta portare per i regali di Natale. Unitamente a due fedi, una delle quali appartenuta al marito che sarebbe stata presa come cauzione. Una fitta al cuore la perdita di quegli ori così cari. L’anziana, conferma la figlia, è ancora scioccata per quanto accaduto.

La dinamica è stata ricostruita nella denuncia presentata alla squadra mobile della questura. Intorno alle 12.10 una telefonata al fisso che informava la donna di un incidente accaduto alla figlia. Stava bene ma aveva fatto un danno e servivano soldi per liquidare il sinistro, in modo da evitare il ritiro della patente. Facile immaginare lo choc. Fortuna ha voluto che proprio la figlia, di cui i truffatori conoscevano il nome con cui solitamente tutti la chiamano, entrasse in casa della madre in quel momento. C’era un uomo che si è affrettato ad uscire dicendo che aveva letto il gas. Una scena da film: sbigottimento. Qualche istante per realizzare cosa stava avvenendo prima che l’anziana le passasse la cornetta, facendola parlare con il truffatore. Che l’ha invitata a presentarsi quanto prima in un ufficio per la liquidazione di un sinistro in contanti. Forse solo una strategia per prendere tempo e consentire al complice di allontanarsi. Poco dopo tutto è apparso drammaticamente chiaro: le avevano portato via oro e denaro. La figlia stava bene, niente incidente. Ha chiamato il 112 e nel giro di brevissimo ecco le Volanti sul posto. Bravissimi gli agenti a rassicurare la pensionata rimasta comprensibilmente traumatizzata. Servirà un po’ di tempo per lenire il ricordo di quel tranello ben congegnato in cui è caduta.