"Tre anni senza Palio sarebbe una catastrofe"

Il priore della Tartuca Carapelli, fresco di conferma, sostiene che "bisogna scendere a compromessi, facendoci trovare pronti"

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"Secondo mandato da priore, se spero che questa volta sia con il Palio? Domanda che giro volentieri al capitano! Battute a parte, auspico che si riesca a correre. Bisogna provare in tutti i modi, anche se con accorgimenti e limitazioni. Tre anni senza sarebbe una catastrofe. Scendiamo a compromessi, parliamone all’interno delle Contrade, facendoci trovare pronti. La questione ha la massima priorità". E’ netto nel declinare il futuro prossimo il priore della Tartuca Antonio Carapelli, fresco di conferma. E di un insediamento fatto sotto le logge di Sant’Agostino per permettere a quante più persone di partecipare in sicurezza. "La sala delle adunanze l’ho utilizzata una volta, nel febbraio 2020", dice.

Catastrofe: perché?

"Il Palio in una Contrada non è la cosa principale ma è un collante intergenerazionale. Senza Carriere il rione è come un piatto prelibato non condito alla perfezione. Manca uno degli ingredienti principali della vita di ogni contradaiolo. Durante l’ultimo biennio abbiamo organizzato iniziative e attività di resilienza ma con lo svolgimento delle Carriere tutto cambia. Hanno un effetto moltiplicatore. Anche se, devo dire, ho trovato molta maturità all’interno della Tartuca. E’ stato accettato, a malincuore, di non correre e abbiamo rinunciato al giro in città. Ora però dobbiamo scendere a qualche compromesso per fare il Palio in sicurezza. Lo dobbiamo anche alle persone di una certa età che hanno sempre meno opportunità di vedere la terra in Piazza, lo dobbiamo ai giovani".

Il sindaco ha indicato un percorso di collaborazione, a partire dall’Asl.

"Credo che si debba iniziare quanto prima ad individuare vie che possono permetterci di realizzare eventi partecipati come i quattro giorni di Palio in modo da garantire, come detto, la massima sicurezza sotto il profilo sanitario".

Partire subito, con la variante Omicron che chiude in casa i senesi, è difficile.

"Chiaro. Ma io sono fiducioso: terza dose, persone abituate al rispetto di certe regole e maturità: così si può riuscire a programmare l’attività del Palio. Iniziando a pensarci da subito".

A breve sarete chiamati ad individuare un nuovo rettore del Magistrato: non avrà un compito facile.

"Verissimo. Molti onorandi non hanno esperienza di Palio avendo svolto, come me, il mandato in tempi di Covid. Sono sicuro che troveremo la quadra per individuare un degno sostituito di Claudio Rossi. Un profilo giusto".

Di cosa ha bisogno adesso la Tartuca? Palio a parte...

"Abbiamo progettato diverse attività per il futuro che partono dalla ristrutturazione e dall’espansione della nostra società di Contrada. Anche in tempi di pandemia siamo orgoglioso di aver acquistato degli spazi. Dovremmo poi mettere mano al museo che è diventato, come quelli delle Consorelle, uno spazio culturale da aprire tutto l’anno sfruttandolo per organizzare eventi e mostre. Poi i ragazzi, il nostro futuro. Stiamo procedendo alla riorganizzazione del gruppo giovani dando loro maggiore responsabilità affinché facciano una scuola di vita. La fascia 17-25 avrà dei rappresentanti con possibilità di autogestirsi in modo che siano propositivi ma, come detto, anche responsabili ogni volta che saranno chiamati a partecipare alle altre attività della Tartuca".

Laura Valdesi