Travolto da un’auto, muore ciclista "Volontario della Pubblica assistenza"

Fabio Giuggioli ha fatto un volo di dieci metri, battendo la testa. L’incidente sulla Cassia a Buonconvento

di Marco Brogi

BUONCONVENTO

La strage di ciclisti non si ferma. La vittima stavolta è Fabio Giuggioli, 74enne (foto in alto), travolto e ucciso da un’auto sulla Cassia, nel centro abitato di Buonconvento. L’ennesimo incidente su questa strada maledetta si è portato via un volontario della Pubblica Assistenza del paese. Sbalzato dalla bici, dopo un volo di dieci metri ha sbattuto violentemente la testa sull’asfalto, riportando ferite gravissime alla testa che purtroppo non gli hanno dato scampo. Il ciclista, sposato e con una figlia, nato e residente a Buonconvento, è deceduto nella prima mattinata di ieri alle Scotte, dove era stato trasportato subito dopo il drammatico incidente, accaduto nella tarda serata di lunedì. Aveva una grande passione per la bici, Fabio Giuggioli, e capitava di incontrarlo spesso sulle strade intorno a Buonconvento. Lunedì sera, dopo cena, si era concesso il solito giretto: una pedalata per le vie del borgo anche per vincere la calura di questi giorni. Erano da poco passate le 22, e il ciclista stava attraversando la Cassia per andare in paese. All’altezza del consorzio agrario e del semaforo, Fabio è stato centrato in pieno da un’auto che stava percorrendo la Cassia in direzione di Siena. Ancora da accertare la dinamica dell’incidente, al vaglio dei carabinieri della compagnia di Montalcino. Nel terribile impatto il ciclista è stato scaraventato a terra, a una decina metri di distanza. Per quanto cosciente, le sue condizioni sono apparse subito gravi. L’allarme è scattato immediatamente e nel giro di qualche minuto sono arrivati sul posto il 118 e l’ambulanza della Misericordia di Montalcino, che ha trasportato il ciclista al Pronto soccorso delle Scotte in codice 3. Fabio aveva brutte fratture al cranio e in altre parti del corpo e non ce l’ha fatta. E’ morto in mattinata, rendendo vano ogni tentativo dei medici di salvargli la vita. La notizia della tragedia si è diffusa in un baleno, gettando nello sconforto l’intero paese. "Fabio era l’uomo più buono del mondo e una delle colonne portanti della nostra associazione. Senza di lui la nostra associazione e la comunità di Buonconvento non saranno più le stesse". Nella parole commosse di un affranto Sauro Bartoli, presidente della Pubblica Assistenza di Buonconvento, il ricordo di una persona schiva, dolce, sempre pronta a dare una mano a chi è in difficoltà. Un incidente, quello in cui ha perso la vita, che riaccende le polemiche sulla pericolosità della Cassia, soprattutto per passanti e ciclisti, la cui incolumità viene messa a repentaglio da una strada stretta, piena di curve, scarsamente illuminata e alle prese con un traffico record che fa scendere la sicurezza a livelli di guardia.