Tragedia sulla Chiantigiana "Riccardo amava le moto Era impegnato nel sociale" Bandiera a lutto nella Torre

Papini, 40 anni, aveva lavorato per tanti anni alla ’Perla Pneumatici’. Si era dedicato anche al Parco delle More, area attrezzata per la comunità .

Tragedia sulla Chiantigiana  "Riccardo amava le moto  Era impegnato nel sociale"  Bandiera a lutto nella Torre

Tragedia sulla Chiantigiana "Riccardo amava le moto Era impegnato nel sociale" Bandiera a lutto nella Torre

di Laura Valdesi

La bandiera della Torre abbrunata per Riccardo, per tutti ’Papo’, Papini. La sua morte, avrebbe compiuto 40 anni a settembre, ha travolto la famiglia. La compagna. Chi gli voleva bene. Il rione che non frequentava assiduamente anche se la sua famiglia ha profonde radici in Salicotto. Erano in tanti ad apprezzare quel ragazzo sorridente e innamorato della vita. La luce per Riccardo si è spenta per sempre mentre percorreva una delle strade più belle del Chianti in sella alla moto nuova di zecca, una Suzuki Gsx 1000 da strada, che aveva mostrato con orgoglio agli amici. L’aveva acquistata poche settimane fa.

L’incidente è avvenuto domenica pomeriggio sulla ’222’, fra Casafrassi e Fonterutoli. I carabinieri della stazione di Castellina in Chianti e della Compagnia di Poggibonsi stanno ricostruendo la dinamica ma si tratterebbe di una perdita di controllo autonoma. Papini sarebbe schizzato fuori strada, mentre venivano avvertiti i soccorsi perché la Chiantigiana domenica era piuttosto transitata, complice anche la bella giornata. Hanno provato a rianimarlo, più e più volte. Non intendevano lasciar andare via una vita ancora così giovane. Ma non c’è stato nulla da fare. Non ce l’ha fatta Riccardo Papini.

Un vulcano di idee. "Solare, brillante e gioioso. Non sono le solite parole di circostanza, lui lo era davvero", raccontano a ’La Perla pneumatici’, la società dove aveva lavorato per una ventina di anni prima di lasciarla per una nuova attività, sempre nel settore auto. "Era entrato da noi come apprendista, quindi operaio e socio fino ad essere rappresentante legale per un periodo. Una persona appassionata di moto, di macchine, di motori in genere. Di pesca. Della vita", aggiungono.

Basta scorrere il suo profilo facebook per capire che persona fosse Riccardo Papini e, di conseguenza, il grande vuoto che lascerà. Era molto impegnato anche nel sociale, con l’associazione che si occupava del Parco delle More. Uno spazio nato con l’intenzione di aggregare e diventare punto di riferimento della comunità, per anziani e giovani. Quanto si era arrabbiato quella volta che qualcuno aveva imbrattato con i colori e danneggiato la struttura e l’area attrezzata: "É 3 anni che dedico il mio tempo per il Parco delle more di Cuna. Tempo libero, senza essere pagato e con veramente pochi ringraziamenti da parte di chi ci va. Ma non mi lamento visto che lo faccio perché mi sembra una cosa buona...".

La salma sarà esposta oggi all’obitorio dalle 10.