"Tempo pieno a scuola? Il 3 ottobre si parte"

Malumori a Chianciano per il lieve slittamento. Il preside: "Ci stiamo organizzando al meglio fronteggiando le carenze di personale"

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La prima campanella dell’anno scolastico è già suonata e nonostante l’addio alla Dad e alle mascherine c’è chi trova ancora spazio per dare vita a qualche polemica riguardante questa volta l’organizzazione sia dal punto di vista didattico che gestionale in genere. Succede a Chianciano Terme dove alcuni genitori, in verità pochissimi, attraverso i social hanno alzato la voce sul preannunciato ritardo della partenza del tempo pieno per la scuola dell’Infanzia e di quella Primaria Mencarelli e su quella a tempo prolungato della Secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Federigo Tozzi della città termale. Un ritardo, come cita una nota dell’Istituto, al 3 ottobre.

Abbiamo sentito in merito il professor Marco Mosconi, dirigente scolastico reggente dell’Istituto, in carica qui da qualche anno che non usa mezzi termini per chiarire la questione. "E’ ormai una sorta di consuetudine, che si ripete da qualche stagione, ritardare una decina di giorni dall’apertura ufficiale delle lezioni, il tempo prolungato e il tempo pieno dei due plessi scolastici, semplicemente per motivi organizzativi e per la solita carenza di personale. Ci prendiamo un po’ di tempo – aggiunge – per avere una sorta di assestamento sia a livello didattico che di assistenti Ata, il cui numero è sempre inferiore alle esigenze, in attesa dell’organico definitivo e quindi un rinvio di pochi giorni per la nostra migliore organizzazione. Un’esigenza finalizzata ad avere maggiore sicurezza per la gestione dell’anno scolastico che ritorna tra l’altro a regime, dopo le due annate condizionate dalla pandemia. Tra l’altro mi sembra che siamo di fronte ad una polemica sterile e anche del tutto sporadica, reclamizzata soltanto da qualche genitore sui social ed inoltre non presentata direttamente alla scuola che ne è venuta a conoscenza in maniera del tutto indiretta".

Da parte dell’amministrazione comunale di Chianciano Terme una semplice presa d’atto della decisione presa dall’Istituto Comprensivo, come spiega l’assessore all’Istruzione e Cultura Laura Ballati. "L’Ufficio ha semplicemente recepito la richiesta della scuola presa in piena autonomia, di partire con alcuni servizi di nostra competenza a servizio dell’Istituto, tra i quali il servizio mensa, dal 3 ottobre, per esigenze finalizzate all’organizzazione scolastica, alla quale non potevamo che adeguarci".

Massimo Tavanti