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Telecamere al semaforo Tra proteste e timori

Quarto ’occhio elettronico’ installato nel contestato incrocio di Bettolle "Così aumentano le multe". Il comandante dei Vigili: "No, è solo monitoraggio"

Cambiano i tempi. Qualche anno fa era l’incrocio meno regolamentato della ex SS 327, da qualche tempo invece quello più controllato, non solo della zona ma probabilmente del comprensorio. E’ il quadrivio di Bettolle che taglia in due il paese e che ha una valenza non solo locale, quanto interregionale se non nazionale, con quasi 8000 passaggi giornalieri non in tempo di Covid. Ma l’incrocio salta ora nuovamente in prima pagina perché è stato oggetto dell’installazione della quarta telecamera per chi proviene dal centro storico, che ha mandato su tutte le furie gli automobilisti che lamentano un eccessivo aumento delle sanzioni al codice della strada a causa del potenziamento delle riprese video. "Non è proprio così – spiega invece il comandante della Polizia Municipale di Sinalunga Fabrizio Giannini che abbiamo interpellato sullo scottante argomento – La quarta telecamera va solo a completare definitamente il monitoraggio previsto nel progetto iniziale e la sua installazione è finalizzata non tanto al rilevamento delle infrazioni al codice della strada, che avveniva indipendentemente dalla presenza di questo nuovo apparecchio, possibile con l’ausilio delle altre tre, quanto per un più attento monitoraggio dei flussi di traffico da utilizzare nei casi di sinistri stradali, ma anche per fatti di criminalità. Per le sanzioni non cambia nulla rispetto a prima. Tra l’altro – continua – il gettito delle sanzioni che nel primo anno di video sorveglianza è andato ben oltre i 50.000 euro, nel secondo ha avuto una netta flessione e questo semplicemente perché sia il traffico locale che quello interregionale, si è maggiormente avveduto sulle caratteristiche dell’incrocio. Siamo stati interpellati da tutta Italia sull’argomento, proprio a dimostrazione del tipo di flusso veicolare che interessa la zona".

Sull’argomento non poteva mancare una puntualizzazione, richiesta a gran voce dagli utenti, ossia se la sanzione scatta automaticamente attraversando l’incrocio col giallo. "Non risponde assolutamente al vero – precisa Giannin –. Questo perché le telecamere di rilevamento che abbiamo installato si attivano, e sono così omologate, soltanto passando col rosso. Approfitto – conclude il comandante – per lanciare un appello agli utenti: chi pensa di aver ricevuto una multa per essere passato col giallo, venga in ufficio e gli faremo vedere la registrazione video per dimostrargli che sicuramente non è così". Un bel gesto di trasparenza che dovrebbe una volta per tutte chiarire il funzionamento del semaforo di Bettolle, croce e delizia degli automobilisti.

Massimo Tavanti