"La Regione Toscana deve ritirare la nuova legge sul tartufo appena approvata e modificarla, in quanto presenta una serie di criticità. Anzi anzi in molti articoli è pure anticostituzionale, toglie terreno ai proprietari, limita le aziende agricole e ostacola il lavoro degli imprenditori agricoli e delle associazioni tartufai. Tutto questo genera tensione tra tartufai, porta a controlli, sopralluoghi e sanzioni. La Regione deve evitare tutto questo, senza un clima di armonia e di serenità si rischia di rovinare tutto il lavoro che l’Associazione tartufai senesi ha costruito negli anni".
Ad andare in pressing sulla Regione perché faccia marcia indietro sulla nuova legge sul tartufo è Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione tartufai senesi, che ha illustrato i molti motivi di cririca che da tempo animano il dibattito sull’argomento.
Il grido di allarme è stato lanciato durante il convegno che si è svolto agli impianti sportivi di Ponte a Tressa sul presente e sul futuro del tartufo alla luce dei cambiamenti climatici e della normativa che regola la ricerca del prezioso tubero. La necessità di rivedere la legge in questione è stata il filo conduttore dei vari interventi, compresi quelli del presidente di Cia Federico Taddei e del presidente di Coldiretti Luigi Sardone.
"Bisogna trovare un compromesso tra una corretta gestione del territorio e un’hobbistica che non deve diventare professione – ha detto il senatore Silvio Franceschelli, tra gli ospiti del convegno –. Occorre trovare una sintesi e una unità di intenti per realizzare una legge giusta". Altro argomento forte della serata è stato quello molto attuale dei cambiamenti climatici, che rischiano di creare seri problemi anche alla produzione di tartufo, come ben evidenziato nel suo intervento dalla dottoressa Domizia Donnini, ricercatrice del Dipartimento di Scienze alimentari e ambientali dell’Università di Perugia.
"Il tartufo è un’eccellenza del nostro territorio e riveste un ruolo di primo per la nostra economia – ha osservato il sindaco di Monteroni, Gabriele Berni – e come tale va difeso e tutelato. A tutti i livelli". Parole che raccontano il feeling tra il tartufo e questo territorio, racchiudendo il senso di una iniziativa molto sentita e partecipata.