
Tari alle stelle, scontro politico. Barbetti: "Misure di mitigazione"
Clima politico acceso in città, dopo l’approvazione del consiglio comunale degli strumenti amministrativi collegati alla tari che porterà ad un incremento di circa un terzo nelle bollette di novembre. "Il Pef Tari di 2 milioni è insostenibile, lo diciamo da 15 anni e sta diventando un problema per tutta la città – non ha dubbi il presidente dell’associazione albergatori Daniele Barbetti sullo scenario che si profila –. I dati storici di riscossione della Tari portano la media ad un milione e mezzo; mentre invece oggi ha superato i due milioni e mezzo. Siamo preoccupati e rassegnati per una situazione che non cambia da troppo tempo. Questa dinamica rischia di far avvitare la sostenibilità del bilancio comunale e di portarlo ad un default, poiché al crescere delle imposte aumenterà anche l’impagato, considerata la crisi economica che attanaglia la città. Misureremo le amministrazioni sulla capacità concreta di raggiungere questo obiettivo e cioè portarne il costo a 1 milione e mezzo o a trovare misure alternative di mitigazione".
Il mondo politico, nel frattempo, si accusa a vicenda con toni aspri che riportano lo scontro alle settimane infuocate della campagna elettorale. La sindaca Grazia Torelli parla di "danni che invece questi signori hanno lasciato alla nostra città, dovuti all’incapacità ad amministrare e a scelte politiche errate, sono e saranno ancora molti. A noi i cittadini di Chianciano Terme hanno affidato la responsabilità di risanare un bilancio comunale disastrato per evitare il commissariamento del Comune e a questa responsabilità non ci sottraiamo". Immediata la replica dell’opposizione ed il gruppo consiliare di ’Punto e a capo’ ha replicato con un comunicato col quale respinge "il metodo della ‘politica del fango’ della giunta Torelli. Siamo preoccupati che, dietro le dichiarazioni della sindaca, si nasconda solo la debolezza di questa maggioranza. Il bilancio è pubblico, trasparente e contiene solo numeri noti e non nasconde nessun ‘terribile segreto’ ma solo fatti conosciuti. Paventare il commissariamento significa solo mettere le mani avanti sul fatto che il gruppo consiliare ’Chianciano città aperta’ non manterrà niente delle promesse elettorali". Anche ’Coraggio Chianciano’ con il suo consigliere comunale Roberto Esposito ha espresso un voto contrario, chiedendo soluzioni concrete ed ipotizza una class action coinvolgendo le associazioni dei consumatori per contestare l’aumento nonostante il calo delle presenze.
Anna Duchini