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Tamberi alla Mens Sana. Quei giorni a Siena a giocare a basket. A Pistoia segnò 2 punti

Nell’estate 2017 il campione olimpico ed europeo di salto in alto si allenò con la Soundreef allenata da Griccioli, con Bagatta presidente "Amo molto la pallacanestro, è stato un sogno questo periodo a Siena".

Tamberi alla Mens Sana. Quei giorni a Siena a giocare a basket. A Pistoia segnò 2 punti

L’oro nel salto in alto agli Europei di Roma è l’ennesima soddisfazione della carriera di Gianmarco Tamberi, atleta pluripremiato che non ha mai nascosto l’amore per il basket. Fu proprio la mai celata passione per la palla a spicchi a portarlo a Siena nell’estate del 2017 ad allenarsi per una settimana con l’allora Soundreef Mens Sana guidata da coach Griccioli. Una settimana di allenamenti al PalaEstra, organizzata dal presidente Guido Bagatta, durante la quale Tamberi mise in mostra doti non comuni dimostrando di poter stare in un gruppo di professionisti di A2 da un punto di vista atletico e anche tecnico.

La ciliegina sulla torta l’amichevole di Pistoia del 23 settembre 2017, in cui Tamberi giocò mettendo a referto anche 2 punti. Fu una serata sfortunata per quella Mens Sana che perse il suo play Cappelletti a causa della rottura del legamento del ginocchio, ma allo stesso tempo unica per la presenza di un campione dell’atletica leggera nel roster. Nato a Civitanova Marche e residente ad Ancona, Tamberi è spesso a Pesaro a vedere la locale squadra di basket proprio perché non ha mai nascosto l’ancestrale aspirazione di diventare un giocatore di pallacanestro. "Il basket è uno sport che amo moltissimo – aveva detto Tamberi in quella settimana in biancoverde – ma anche molto faticoso e assai diverso rispetto all’atletica. Questo breve periodo a Siena è per me un sogno dopo tanti anni di pratica nei campetti delle mie parti".

"Aver ospitato per una settimana un campione come Tamberi è stata una sorpresa piacevolissima – ha detto ieri il dg della Mens Sana Caliani, all’epoca team manager -. Sapevano della sua passione per il basket ma non che sapesse cavarsela più che dignitosamente anche con giocatori professionisti. Un ragazzo splendido, felice di vivere la vita da squadra. Sono felice che qualche anno dopo abbia conquistato l’oro a Tokyo e che si stia ripetendo ad altissimi livelli come a Roma. Ho cercato di farlo tornare a salutarci nei mesi scorsi ma non è stato possibile. Ci riproveremo".

Guido De Leo