Sui banchi nell’era Omicron "Mancano alunni e docenti"

Dalle mascherine ai tamponi, prima campanella fra paura e regole rompicapo. Il nostro viaggio all’Istituto Tozzi: "Trovare un supplente oggi è difficilissimo"

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E’ suonata ieri una nuova prima campanella nella scuola italiana, quella post ondata Omicron, al rientro dalle vacanze di Natale, ma molti, fra studenti e docenti, non l’hanno sentita, perché assenti per positività o per quarantena; per quanto riguarda il personale scolastico ci sono anche le assenze legate alle sospensioni, in mancanza dell’obbligo vacccinale. "La situazione è complicata e molto confusa contemporaneamente", racconta così il ritorno in classe Floriana Buonocore, dirigente dell’istituto compresivo Tozzi di Siena.

Un caos generalizzato, comune a tutte le scuole. La Tozzi è fra l’altro una delle due scuole ’sentinella’ della provincia - insieme alla Mattioli, sempre di Siena -: ogni quindici giorni l’Asl fa screening di controllo. "Ci ritroviamo già con tanti alunni positivi o contatti di positivi e dunque assenti al rientro: circa 50 su 800. Abbiamo cercato di averne cognizione nelle Feste - conferma la preside - scrivendo alle famiglie e chiedendo di segnalarci i casi, per muoverci in tempo, ma di qualcuno abbiamo avuto notizia solo oggi. Mancano anche insegnanti e personale Ata, il 10 per cento, sia perché positivi anche questi o in quarantena o anche perché sospesi, non avendo ancora provveduto all’obbligo vaccinale. E si sa a questo punto sostituirli è difficile: supplenti sono ormai merce rara. C’è poi tutto il caos legato al nuovo decreto in caso di positivo in classe, soprattutto in termini applicativi. Ad oggi ereditiamo i casi di ragazzi risultati positivi durante le vacanze, da domani potremmo avere a che fare con nuovi contagi a scuola e dunque anche con le nuove quarantene. Sull’applicazione della nuova circolare della scuola va detto non abbiamo avuto chiarimenti né incontri con l’Asl, nè con l’amministrazione, con cui di solito facciamo tavoli di coordinamento. Ci sono anche buchi applicativi nel decreto: ad esempio, le mascherine Ffp2 chi deve fornirle? A oggi penso siano solo le famiglie a farsene carico. Sempre nella circolare si dice che nel caso di un positivo in classe scatta la sorveglianza e allora per la consumazione del pasto occorrono due metri di distanza fra i bambini: nelle nostre strutture un metro lo avevamo, due no. Insomma è tutto molto complicato".

Scuola nel caos dunque, con nodi da sciogliere lasciati ancora una volta ai dirigenti. "A scuola le regole si rispettano - prosegue la preside Buonocore -. Ma è chiaro che la comunità è molto grande e il virus può correre, soprattutto una variante così contagiosa come questa; il contenimento è difficile, considerando anche che nei bambini e ragazzi la malattia nel più dei casi non si manifesta con simtomi. Il mio consiglio ai docenti è ancora una volta di approfittare del buon tempo e portare i ragazzi fuori almeno nella ricreazione, per abbassare la mascherina per consumare la merenda".

Infine c’è la situazione del personale, per cui è previsto, come già per i sanitari, l’obbligo vaccinale: "Una piccola percentuale non è vaccinata - conferma la dirigente -. I procedimenti di sospensione, previsti dalla legge, sono partiti tutti. Tocca ora a noi sostituirli e coprire le mancanze, coscienti che trovare un supplente è oggi difficilissimo".

Paola Tomassoni