'Prigionieri' in casa per la tempesta di neve. Marito l’aiuta a partorire

Parla la donna di San Quirico che ha dato alla luce il figlio aiutata dal marito guidato dal 118. Poi è arrivato il medico

L’equipaggio della Misericordia che è intervenuto

L’equipaggio della Misericordia che è intervenuto

Siena, 24 gennaio 2023 - Tipica giornata invernale in Val d’Orcia con la neve che cade e così L.P. ha pensato di lasciare il calduccio della pancia di mamma per vedere di persona come è S.Quirico in questo periodo. Poco prima delle 10 di ieri è stata attivata l’ambulanza della Misericordia di Montalcino perché a San Quirico d’Orcia un bambino stava nascendo in casa. Quando il dottor Luca Berti con i soccorritori Alessio Marconi e Angelo Bonacchi (ormai esperto di parti in casa e in ambulanza essendo al suo terzo lieto evento) è arrivato al domicilio della famiglia, il piccolo era appena uscito dalla pancia materna aiutato dal babbo che ha seguito scrupolosamente le istruzioni date per telefono dalla centrale di Siena.

Il medico ha provveduto a tagliare il cordone ombelicale e ha visitato sia la mamma che il neonato. Quindi la madre (N. D. di 33 anni) ed il piccolo sono stati trasportati al reparto di ostetricia del policlinico di Siena. I due neo genitori erano appena rientrati da Siena dove la donna era stata visitata, il marito era andato a fare il pieno e mentre si trovava alla stazione di servizio ha ricevuto la chiamata della moglie che lo pregava di rientrare subito perché stava partorendo.

Una volta giunto a casa si è trovato a dover essere proprio lui a far nascere suo figlio. "E’ stata una vera avventura – dice la madre al telefono – un’esperienza che ci ha anche messo addosso tanta paura, eravamo soli in casa, fuori nevicava e speravamo tanto che non ci fossero complicanze. Mio marito ha seguito le istruzioni che gli venivano date dalla centrale e per fortuna tutto è andato per il meglio e quando è arrivata l’ambulanza con il medico abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Eravamo tornati da Siena dove ci avevano detto che ancora non era il momento ma appena giunti a casa la situazione si è evoluta in maniera velocissima. Quando con l’ambulanza siamo entrati in ospedale sono scoppiata a piangere perché finalmente mi sentivo al sicuro. Ora che tutto è andato bene, posso dire che abbiamo vissuto un’esperienza davvero particolare".

Sembra una storia di altri tempi e come tutte le belle storie ha avuto un lieto fine a cui non rimane che aggiungere da parte di tutti i più grandi auguri a tutta la famiglia e al bambino.

Andrea Falciani