
I barellieri e i soccorritori della Pubblica Assistenza
Una figura che non appare tra i protagonisti, nascosta nei punti più pericolosi della Piazza, eppure così tanto importante per la salvaguardia dei fantini e per il proseguo della festa. I barellieri ed i soccorritori della Pubblica Assistenza, ogni anno garantiscono la salvaguardia dei fantini che cadono durante i tre giri, salvando la vita di chi cade a San Martino e al Casato, mettendo a repentaglio la propria salute e rischiando tanto mentre i cavalli sfrecciano sul tufo.
Una figura che con le norme di sicurezza che sono state aggiunte negli ultimi anni, diventa sempre più importante. "La nostra formazione dura tutto l’anno - afferma Claudia Ciacci responsabile del recupero fantini per la Pubblica Assistenza - ci fermiamo solo un mese dopo il Palio d’agosto per far riposare un attimo la mente".
La figura del soccorritore è fatta esclusivamente da volontari che lavorano insieme tutto l’anno per prepararsi agli otto giorni di Palio: "I primi ritrovi sono a fine ottobre inizio novembre, e da lì iniziamo a vedere cosa ha funzionato, e cosa no - continua Claudia Ciacci - di conseguenza andiamo avanti con riunioni dove mettere a punto ulteriori accorgimenti, poi infine torniamo a lavorare direttamente sul campo".
Ovviamente non solo la Pubblica Assistenza lavora sul recupero ma insieme ad essa collaborano anche i volontari della Misericordia: "Noi collaboriamo anche con la Misericordia, il regolamento è lo stesso dal 2011 e su quelle linee ci organizziamo. Fondamentale è stato far entrare a supporto le nuove barelle, che sono state fondamentali negli ultimi anni e ci rendono più facile il lavoro". Un tema sempre molto delicato e caldo, è quello che vede protagonisti i guardiafantino delle Contrade che spesso devono collaborare durante la corsa con i soccorritori.
"In Piazza ci muoviamo a memoria, ci basta uno sguardo ed un gesto e capiamo subito la situazione. Il fantino deve essere toccato solo da noi, e poi portato dentro l’ambulanza".
Un gruppo quello dei volontari che soccorrono in Piazza del Campo durante il Palio, che ogni anno ha bisogno di nuove figure di ricambio per questo è importante reclutare più persone: "Un’esperienza che consiglierei - afferma Claudia- perchè così il senese vedrebbe entrambe le parti, e soprattutto sarebbe di supporto ulteriore alla festa. Ad un ’non senese’ magari direi di farlo per capire ancora di più quanto vogliamo bene al Palio e lo inviterei a farne parte".
Matteo Cappelli