Siena, nasce 'Officina Rozzi'. Il teatro moderno

L’annuncio di Alessandro Benvenuti: "Avrà una stagione teatrale separata dai Rinnovati"

 Il direttore artistico Alessandro Benvenuti, il sindaco De Mossi, Anna Masignani consigliere con delega ai teatri

Il direttore artistico Alessandro Benvenuti, il sindaco De Mossi, Anna Masignani consigliere con delega ai teatri

Siena, 19 aprile 2019 - ‘Officina Rozzi’ è il nuovo format per la struttura di piazza Indipendenza lanciata dal direttore Teatri di Siena Alessandro Benvenuti. «Già dalla prossima stagione 2019 - 2020 - ha detto nel foyer - avrà la sua stagione, dedicata alle nuove proposte e ai linguaggi contemporanei, alle giovani compagnie; e diversa da quella dei Rinnovati che accoglierà le compagnie e gli spettacoli più famosi al grande pubblico». Benvenuti è arrivato puntuale all’incontro con le compagnie di teatro senesi, sensibile alle loro richieste e a quelle del sindaco Luigi De Mossi.

«Questa amministrazione - ha detto - punta molto sulla cultura, quindi, sul teatro, le cui proposte devono scaturire anche da un confronto fra coloro che sono coinvolti». Gli incontri sono occasioni importanti per il sindaco perché, in attesa di confrontarsi anche con le compagnie senesi di musica e di danza, «il Comune ascolta le idee dalle quali nascono i progetti, come quelli delle politiche teatrali». Il messaggio è stato recepita da Benvenuti che presenterà, ha detto, «due stagioni, diverse per contenuto e stile, ispirate da filosofie diverse da quelle del passato. Cioè, con delle proposte che nascono a Siena e anche consentano di proiettare all’esterno ciò che si produce nel territorio».

Le compagnie senesi hanno risposto all’invito del Comune: con Benvenuti, il sindaco, Anna Masignani consigliere con delega alla promozione del teatro, in platea questa volta sono arrivate Sobborghi, Ensarte, La Sveglia, le Donne di Contrada, Topi Dalmata, Opificio Badesse, AresTeatro, LaLut, Straligut. Sono venute con le loro idee, proposte, richieste. Come quella, ha detto Altero Borghi, Sobborghi, «di garantire alle compagnie più tempo per allestire gli spettacoli, che implicano la necessità di conciliare il cachet con i costi». Poi, un’altra esigenza: quella, ha continuato Martina Guideri, Ensarte, «di disporre di spazi per le prove». Ed anche, ha aggiunto Tiziana Marchetti delle Donne di Contrada, «di avere la certezza di un teatro dove allestire il nostro spettacolo». Benvenuti ha ascoltato, annotato e spiegato gli step della sua strategia Teatri di Siena. «I tempi sono cambiate ed anche le filosofie ma occorre anche saper gestire i cambiamenti. La priorità adesso -ha ammesso - è quella di definire gli spettacoli delle due stagioni e di superare le difficoltà di conciliare grandi esigenze. Poi sarà possibile affrontare le altre questioni». Da esperto di strategie teatrali, ha offerto il suo consiglio alle compagnie senesi: «inviate le richieste. Avremo un quadro generale per mediare le diverse esigenze».