
Siena-Chiusi, linea a metà L’appello dei sindaci: "Ferrovia da rilanciare"
Da una parte i sindaci chiedono impegni formali per rilanciare il collegamento ferroviario Siena-Chiusi, dall’altra a Chiusi ci si batte per rilanciare il futuro della stazione. Temi caldi, quelli dei malconci collegamenti ferroviari senesi (e dell’alta velocità).
In una nota congiunta, le amministrazioni di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese chiedono di "realizzare in tempi brevi uno studio di prefattibilità sulla modernizzazione e velocizzazione della linea".
La proposta è di realizzare un protocollo d’intesa con Toscana e al Gruppo FS Italiane, con l’obiettivo di "far assumere impegni concreti al Gruppo FS Italiane per migliorare i servizi della linea Siena-Chiusi, con percorrenza entro 60 minuti, e valorizzarne il ruolo turistico".
Alcune proposte operative, poi: riaprire la stazione ferroviaria di Monte Sante Marie come fermata denominata ’L’Eroica’, realizzare la nuova fermata ferroviaria a Rapolano Terme in prossimità dello stabilimento termale Antica Querciolaia, riaprire la stazione di Montallese nel comune di Chiusi.
La bozza di protocollo d’intesa chiede, inoltre, di "garantire collegamenti efficienti con Roma, realizzare rapidamente il nuovo collegamento ferroviario da Sinalunga ad Arezzo, prevedere monitoraggi periodici e adeguati per garantire la qualità dei servizi rivolti a cittadini e turisti e, infine, accelerare il confronto fra tutti i comuni interessati e la provincia di Arezzo e di Siena sulla fermata dell’alta velocità".
"Questo nuovo protocollo d’intesa – afferma Alessandro Starnini, sindaco di Rapolano Terme a nome di tutti i Comuni interessati – ha l’obiettivo primario di dare attuazione alle richieste da tempo avanzate al Gruppo FS Italiane e al ministero delle Infrastrutture e di far assumere a questi soggetti impegni concreti da inserire negli accordi con la Regione Toscana, compresi i finanziamenti necessari".
Nasce intanto il comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi-Chianciano Terme, ideato per iniziativa di numerosi cittadini ma anche forze politiche della cittadina etrusca. Il comitato dice "no" a "una nuova stazione tra Firenze e Roma" chiedendo di "cancellare dal piano strutturale intercomunale la previsione" e di investire invece "sulla viabilità stradale e sulla mobilità dolce per favorire la connessione con le infrastrutture ferroviarie". Si chiede inoltre la riconferma delle fermate dei treni alta velocità a Chiusi e il potenziamento dei collegamenti interregionali ma anche "investimenti nelle tratte Chiusi-Siena, Chiusi-Perugia" e "investimenti nella logistica per trasporto merci".