
Palio di luglio: Turchi con Siri
Siena, 11 agosto 2014 - CAPITANO Luca Turchi, Tittia ha dichiarato di non aver dato vantaggi al Bruco. Anzi, che ci sono almeno tre Contrade sullo stesso piano. «(Ride, ndr) Non è che ha dato particolari vantaggi... speriamo solo che la sorte ci dia la possibilità di incrociare le nostre strade perché ci è toccato un cavallo competitivo. essendo senza nemica anche i fantini non hanno preclusioni nei confronti di via del Comune». E sia. Allora veniamo a Gingillo: è più vicino o più lontano che a luglio? «Si riparte dalla stessa situazione di Provenzano. Nulla è cambiato. Il tanto lavoro macinato nel Palio precedente non è andato perso, ce lo ritroviamo adesso. Manca solo un cavallo competitivo». Basta che i capitani li mettano nel lotto... «La difficoltà è semmai di individuarne 4-5 fra cui non esistono distanze abissali e con i quali, dunque, le Contrade possono misurarsi senza troppo divario. Poi, se si riesce a restare sul livellamento in alto siamo tutti contenti perché vuol dire andare al canape con nomi più conosciuti e più affidabili nei quattro giorni di Palio». Il Bruco ha anche una grande stalla... «Certo. E chi viene da noi monta in una Contrada senza nemica che si concentra soltanto sulla vittoria». Tittia, tanto per restare in tema, dice che gli piace la chiarezza e anche un minimo di sicurezze. «Una Contrada più chiara e di semplice lettura del Bruco! Niente nemica, ottima stalla: queste sono sicurezze. Non è da tanto che manca la vittoria ma il popolo è già maturo per ripetersi. Abbiamo la possibilità di giocare fra i protagonisti. Tittia deve venire ovviamente in via del Comune quando è sicuro che c’è il cavallo che gli piace per avere la certezza di fare bene». L’ipotesi Trecciolino è dunque impossibile? «Nessuna preclusione ma è meno probabile. Sicuramente avrà altre opportunità». Sul lotto ad ora c’è sostanziale condivisione fra i capitani? «Indicativamente si cerca di guardare ai nomi di punta ma bisogna vedere poi il materiale disponibile». Un tema delicato è quello della rincorsa che viene sollecitata ad entrare e, se non lo fa, scattano le ammonizioni. Cosa ne pensa Turchi? «L’analisi andrebbe fatta in maniera più approfondita e, sicuramente, non nel pieno svolgimento del Palio. Meglio a settembre, quando le strategie sono ormai alle spalle. L’altro tema interessante è quello della mossa giovane. Ma, ripeto, non bisogna essere troppo frettolosi e valutare a mente fredda la situazione».